È l’argomento, il dramma, la paura, l’ansia e l’angoscia del momento. Lui, il Covid 19, un corona virus che sta sconvolgendo certezze in un mondo complesso, tecnologico, ma sorprendentemente delicato.
Un piccolo strano essere, tra il vivente e il non vivente; un essere molliccio che, se preso fuori da un corpo animale in cui si annida e si moltiplica , viene sciolto in pochi minuti da… una goccia di alcol a 70 gradi.
Un essere anche abbastanza stupido tra le grandi famiglie dei virus, come lo ha definito Ilaria Capua – virologa di fama mondiale – in una recente intervista.
Un virus che, come gran parte di quelli della sua famiglia, che di cognome virale e per conformazione fa Corona, spesso provoca all’uomo il banale raffreddore, ma che oggi ha fatto un salto per noi letale di potenza: da un debole starnuto a un mortale soffocamento.
Un dramma per noi tutti. Un dramma che fa saltare le vite e gli ingranaggi dell’economia mondiale. Si chiama Pandemia.

Ma l’essere molliccio, oramai è chiaro, ha avuto una palestra per allenarsi e diventare così… spietato: il corpo di un pipistrello. Lo chiamano Ferro di cavallo l’alato allenatore che vive nelle foreste cinesi.

I pipistrelli. Mammiferi straordinari. Sono le palestre naturali in cui molti virus rimangono per anni ad allenarsi. Perché? Perché questi piccoli chirotteri – una famiglia che vede circa mille tipologie – hanno una particolarità straordinaria che a nessun altro essere vivente a sangue caldo è stata concessa: hanno un sistema immunitario spaventosamente efficiente.
Loro, piccoli topi volanti, non si ammalano mai, pur ospitando virus terribili.
Loro vivono spesso anche fino a 40 anni, un record per la loro taglia. Loro sono le palestre dal metabolismo iper veloce dove i virus si allenano a diventare più potenti e cattivi, avendo un allenatore straordinario che non muore mai e permette loro di… perfezionarsi.

Poi un giorno, dopo aver aspettato anni e quasi sempre aiutato da noi umani che siamo ancora ecologicamente molto stupidi e ingenui, ecco che l’invisibile e molliccio Virus Corona fa un salto. Gli amici di lingua inglese chiamano questo salto “spill over”, riversamento, traboccamento. Dal pipistrello trabocca ad un altro ospite intermedio. A volte questo ospite è a noi amico, vedi maiale o cammello – Suina, Mers -.
A volte è la nostra cultura e la nostra immensa e stupida voracità che fa sì che quel salto avvenga atterrando su animali selvatici, che tali dovrebbero rimanere – pangolini, zibetti -, e che invece qualcuno ama mangiare, portare vivi in un mercato dove passano decine di migliaia di persone al giorno, in una megalopoli dove nella confusione, nella sporcizia, nella inesistente igiene, si mescolano grida animalesche e urine, sangue da assurde macellazioni primitive e mani umane e lì il “traboccamento” avviene.

Lui il molliccio, pur essendosi allenato per anni, non ha né gambe e né ali.

Ma le gambe gliele regaliamo noi, con la nostra stupida avidità commerciale, con assurde culture tradizionali senza senso, e così lui inizia a girare per il mercato con le nostre gambe e nelle nostre bocche e dal mercato arriva all’aeroporto e da lì prende il volo, ospitato in un luogo accogliente e ingenuo come il corpo umano. Il corpo umano non lo conosce, non lo ha mai visto prima, questo nuovo “Alien terrestre”, e non sa come trattarlo e tantomeno eliminarlo. Ma una volta dentro, come Ulisse dopo il cavallo, ecco che il virus scatena l’inferno: si deve moltiplicare, è lo scopo della sua semi vita. Ed è fatta.
Saranno le bare di chi aveva meno difese, dei più deboli, a farci capire, ma spesso in ritardo, di che pasta è fatto.

Bisognava lasciarlo dov’era, nella sua bella foresta da dove per lui era impossibile uscire. Lasciarlo nella sua palestra “alata”, il corpo di un innocuo pipistrello. Bisognava mangiare la carne di un bel pollo invece di scannare pangolini che erano in gabbie sotto pipistrelli urinanti per seccarne le squame ritenute stupidamente curative e poi assaggiarne le inutili carni, magari… al sangue. Orrore infinito.

Ma non dobbiamo dimenticare che, grazie all’incolpevole pipistrello, che è un fenomenale impollinatore, noi abbiamo frutti dei quali oggi non sarebbe più possibile fare a meno. No, non sono né pere né mele. Vi dice qualcosa la parola caffé? E mi fermo qui.

Sì ne usciremo; con le ossa rotte, ma ne usciremo. Lasceremo in futuro dopo questa tragedia che la vita nelle foreste faccia il suo corso e che le palestre alate restino tali, ma chiuse al traboccamento assassino? Ecco, a questa domanda vorrei rispondere sì, certamente. Ma non posso non alimentare il beneficio del dubbio. Se accadrà sarà forse una delle poche cose positive che questo essere molliccio semi vivo ci avrà lasciato in eredità, finalmente estinguendosi.

  • Articoli
Vive in Austria, a Vienna, dal 2014. Studia, scrive e collabora con le sue “ragazze ronzanti” che volano e producono mieli nelle foreste viennesi. Api-cultore, mielosofo, amante della Sapienza applicata al cibo. Libero pensatore nato a Mantova nel secolo scorso. Dice di se: “Vengo… non so da dove. Sono… non so chi. Muoio… non so quando. Vado…non so dove. Mi stupisco di essere lieto.
  • Fondamenti di miele ovvero RIPETERE SPERANDO QUESTO GIOVI

    Il tema con cui iniziare le mie righe questa volta, per tutti i lettori vecchi e nuovi del Cavoloverde.it, è da me più che amato: scriverò una volta ancora di mieli e in parte di api…

  • Dove non osano i “Pan de Toni”

    Stollen. Un dolce che anche questo Natale è stato fatto e sfornato in moltissime case austriache e tedesche come il dolce tradizionale del Natale per eccellenza, prodotto in Germania, ma anche in Alto Adige…

  • VOLA, COLOMBA BIANCA VOLA

    Ebbene sì , anche quest’anno la Pasqua è arrivata e con la Pasqua arrivano anche i simboli a questa festa religiosa legati: l’uovo di cioccolato, con la diatriba trita e ritrita del “meglio fondente o al latte”…

  • DIFFONDERE BIODIVERSITA’? AZIONI UTILI

    Mirtilli, lamponi, fragoline di bosco, pere e mele di strane cultivar abbandonate e leggermente rinselvatichite. Tutte cose buone di cui approfittare quando si possibile. Una delle mie bacche preferite e ricercate è il frutto del corniolo…

  • Oryza sativa . Ancora sor-risi

    Ne avevo già scritto tempo fa qui sul Cavoloverde, ma il discorso sui risi merita ancora qualche racconto interessante…

  • IL RISO ABBONDA NELLA BOCCA DEI COLTI

    Voglio scrivere qualcosa sul riso in quanto preziosissimo vegetale, su di lui e la sua storia, sulle sue curiosità che per certi aspetti poco vengono raccontate…

  • L’uovo di Colombo

    La domanda da cui vorrei partire oggi é: le uova delle galline sono tutte uguali? Apparentemente sì, ma il loro gusto e la loro palatabilitá dipende molto dal come vengono allevati i volatili da cui derivano…

  • IL DOLCE PANE DEL NATALE

    Visto che manca poco alla festa natalizia invasa dalle folli danze tra farina, burro e uvetta sultanina perché non scrivere qualcosa di un po’ meno scontato del solito su questo dolce? Ci provo…

  • VERI RONZII NON HANNO PREZZO

    La primavera è per la gran parte delle zone climatiche italiane ed europee l’inizio dell’uscita in massa delle api dalla situazione di riposo invernale. La arnie iniziano a ronzare a pieno ritmo; si devono ricoprire le perdite dei glomeri invernali e le nuove covate richiedono pollini e nettari. Ma quest’anno cosa è accaduto?

  • Eterni ronzii. Un ricordo di Andrea Paternoster

    Quella mattina, quando arrivò il furgone guidato da Andrea, partiva il più bel progetto che io, Karis e Andrea avessimo mai pensato e poi realizzato insieme: nascevano i “Mieli del Po”…

  • Caro lei! Caro te!

    Ebbene sì le prime carote, nate 5000 anni fa in Afghanistan e colà per le prime volte coltivate, erano viola e in qualche caso gialle, ma non certo color arancio…

  • Passeggiare nei boschi è un bagno di salute
  • Tre sorelle e un diverso carattere vegetale
  • IL SONNO DEL… FUSTO

    Il riposo invernale degli esseri vegetali viventi è – a tutti gli effetti – paragonabile ad un vero sonno umano e come accade anche a noi umani, se le piante e gli alberi venissero privati del sonno invernale si ammalerebbero e si ammalerebbero così gravemente da morirne…

  • GIOVENTÙ BRUCIATA VEGETALE

    Peter Wohlleben chiama gli alberi giovani che ornano e abbelliscono i viali di una qualsiasi città nei nostri climi temperati “ragazzi vegetali di strada” proprio ad indicare come molti di questi alberi siano proprio quasi sempre dei “malati mentali vegetali”; immaturi e infantili anche quando abbiano raggiunto 30 o 50 anni di età…

  • È una questione di… pelle

    Ogni albero ha la sua tipica pelle che dipende dalla sua… pigrizia. Sì, avete letto bene, dalla sua pigrizia…

  • Il veleno che fa bene

    Oltre al dolore e al prurito, in una puntura d’ape vi è molto di più…

  • Quando la pappa è… reale!

    Da dove deriva e a cosa serve la pappa reale? Prima cosa da dire è che la pappa reale è un vero e proprio prodotto animale dell’alveare, mentre la grande maggioranza degli altri prodotti delle api invece è strettamente da annoverare nei prodotti vegetali…

  • FACEVA IL PALO NELLA BANDA DELL’ORTICA

    Alimurgia: ovvero raccogliere e cibarsi di erbe spontanee, selvatiche, che possono essere mangiate e, cosa non meno importante, erbe che possono essere utilissime dal punto di vista salutistico…

  • Anche il “pegano” dice la sua: una nuova dieta all’orizzonte

    La dieta ha un nome strano che ricorda un po’ gli infedeli, i cavalli alati e le abbuffate di seitan: Dieta Pegana.
    La Dieta che mette insieme fuoco e acqua; carne e proteine unite ai sacri dogmi del veganesimo…

  • OHH… LIVE – L’olio nutraceutico

    Il termine nutraceutica è composto dai due sostantivi: nutrizione e farmaceutica. Nutrire curando con la prevenzione.
    La parola può essere riferita a varie tipologie di prodotti e tra questi rientra proprio l’olio da olive e.v…

  • I pipistrelli non si mangiano

    I pipistrelli. Mammiferi straordinari. Sono le palestre naturali in cui molti virus rimangono per anni ad allenarsi. Perché? Perché questi piccoli chirotteri hanno una particolarità straordinaria che a nessun altro essere vivente a sangue caldo è stata concessa: hanno un sistema immunitario spaventosamente efficiente. Loro, piccoli topi volanti, non si ammalano mai, pur ospitando virus terribili…

  • Oro e cioccolato, le due facce dell’uovo pasquale

    L’uovo di cioccolato quando, come e dove è nato?

  • La colomba… il dolce mette le ali

    Qui su Cavolo Verde, come sempre cerco di fare, vorrei raccontarvi qualche storia sul come nacque la Colomba che oggi rallegra le Pasque dalla parte del dolce…

  • I nemici dei virus stanno anche nelle nostre scelte alimentari

    Virus, dal latino. Significa veleno. Un veleno invisibile e perciò temibile. Ma qualcuno questi virus, che girano per il mondo facendo i loro interessi di specie, li vede benissimo. Sono i nostri amici del sistema immunitario, il nostro esercito interno che combatte ogni giorno per noi battaglie silenziose, di cui noi percepiamo spesso solo echi lontani

  • REPETITA IUVANT. Di mieli, semplicemente…

    Parliamo di mieli scrivendo righe di facile accesso senza scadere nella banalità dell’approssimativo e cercando di ripetere concetti e notizie utili nelle esplorazioni alla scoperta del buono, sano e onesto come direbbe qualcuno che ha fatto scuola in questo senso…

  • Carnevale: La carne è tolta? E pesce sia

    In attesa delle ricette, che fioriranno su ogni rivista o giornale che abbia qualche intenzione di proporre cultura del cibo, forse vale la pena ricordare alcune premesse storiche di questa festa che ci fa “rimettere in carne” prima del periodo quaresimale, dove saranno le regole dietetiche a dettare legge, imponendo l’astensione dalla carne e la sobrietà…

  • Vanillekipferl, il dolce Natale viennese

    Il croissant (letteralmente “crescente”) è un dolce austriaco. Non stupitevi, è così, e tra un po’ capirete perché e anche come sia strettamente collegato ai Vanillekipferl…

  • RED-ATTORI DEL CAVOLO

    Oggi vorrei raccontarvi di due bellissime iniziative, promosse a Vienna gli scorsi giorni, e che hanno avuto come protagonisti proprio alcuni redattori del Cavolo Verde. Iniziative importanti e belle…

  • Mutuo appoggio: l’Evoluzione

    Forse pochi di voi hanno potuto vedere dal vivo una Gunnera Manicata. Una pianta dalle foglie gigantesche, che arrivano a diametri di 140 centimetri e con picciolo di 4 metri. Nella foto a corredo si può vederla a confronto con una normale bicicletta…