Avete mai percorso Viale dei Rami Scintillanti o attraversato la navata della Cattedrale di Luce per incontrare le Fate degli Alberi o guardare la Luna da una scala magica? No? Allora è il momento di farlo e di andare a “Incanto di Luci”, la mostra d’arte sensoriale che fino all’8 gennaio sarà visitabile nella meravigliosa cornice dell’Orto Botanico di Roma. Un percorso di un chilometro e mezzo lungo il quale è possibile immergersi tra le luci e i suoni delle opere ideate dal light designer Andreas Boehlke e rese suggestive dalle melodie del compositore e sound designer Burkhard Fincke. Insomma tanta magia, stupore e suggestione, ma facendo sempre attenzione all’ambiente: le opere infatti sono tutte realizzate con lampadine a LED e con estrema attenzione alla tutela del verde e della fauna selvatica che da sempre abitano l’Orto Botanico. Ma visto il periodo, non poteva mancare anche un po’ di aria natalizia, il percorso è infatti arricchito da uno sfavillante Rondò di Natale composto dalla grande slitta di Babbo Natale e da grandi pacchi illuminati.

È la prima volta che “Incanto di Luci” approda in Italia e lo fa in contemporanea ad altre 18 località europee tra cui Parigi,Barcellona, Berlino, Francoforte, Dresda e Windsor. “Dopo che l’anno scorso 1,9 milioni di persone hanno visitato i nostri Giardini di Natale in tutta Europa, siamo incredibilmente entusiasti di continuare a crescere a livello internazionale e di accogliere Roma come un’altra affascinante città nella nostra famiglia di Giardini di Natale”, ha afferma Christian Diekmann COO e CDO di DEAG Deutsche Entertainment AG, che ha lanciato Christmas Garden a Berlino, in Germania, nel 2016.

L’evento è arricchito anche da “Luci e delizie” il punto ristoro dove, a fine passeggiata, è possibile consumare cibi e bevande selezionati tra le realtà dell’enogastronomia romana più interessanti. Si può scegliere un aperitivo firmato Martini, un ottimo vino al truck di Trimani la storica enoteca di Roma, oppure prendere un pezzo di pizza al Forno di Pizza e Mortazza con la possibilità di diverse farciture tra cui mortadella, crudo di Parma, porchetta di Ariccia, lonza, mortadella con stracciatella e granella di pistacchio e, infine, la versione dolce con la Nutella. Piatti tipici romani anche da Gricia Road Primi di strada dove si possono consumare tre tipi di ravioli:  alla gricia, cacio e pepe oppure all’Amatriciana (è possibile anche chiedere un primo per bambini). Ape Magna invece prepara dei panini con salsiccia di Norcia oppure la versione vegetariana con scamorza e friarielli, ma ci sono anche gli arrosticini di pecora e varie versioni di patate fritte (a spirale, classica, cacio e pepe, lime e pepe rosa). C’è Raro con una vasta scelta di panini tra quello veggie e quelli di scottona, hot dog e menu per bambini. Infine Verdepistacchio per un ottimo gelato artigianale.

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Sono nata e vivo a Roma. Mi sono laureata in Lettere alla Sapienza e dopo un master in Web Marketing e New Media ho lavorato nel settore della Comunicazione e degli eventi. Oggi mi occupo di divulgazione cinematografica in ambito museale e amo viaggiare in maniera spasmodica. Sono cresciuta in una famiglia di astemi, ma visto che ho sempre fatto il contrario di tutto e di tutti, ad un certo punto della mia vita ho deciso di diventare sommelier. Amo il vino in tutte le sue sfaccettature, ma quello che mi piace di più è indagare i legami e scoprire le intermittenze che ci sono tra il mondo del vino e quello dell’arte. Le mie degustazioni sono sempre delle occasioni per condividere, con amici e curiosi, le suggestioni e i richiami tra le note sensoriali di un vino e l’universo artistico. Forse la mia si può chiamare deformazione professionale, ma ormai non riesco più a coltivare le mie passioni per il cinema, il cibo e i viaggi senza condirle con tannini e perlage.