Che mangiare frutta e verdura crude faccia bene è un fatto assoldato, ma perché faccia bene…beh, non tutti lo sanno davvero.

Certo, sappiamo che frutta e verdura contengono acqua, vitamine, sali minerali e zuccheri semplici, tutte sostanze importanti per la nostra salute, ma pochi sanno che il loro contenuto più prezioso consiste in alcune sostanze colorate che agiscono da veri e propri protettori per la salute delle nostre cellule.

Queste sostanze, i Polifenoli e i Flavonoidi, sono composti organici naturali che conferiscono alla frutta e alla verdura i loro colori caratteristici, consentendoci di suddividerli in cinque categorie:

Rosso, Verde, Bianco, Giallo/Arancio, Blu/Viola.

Consumando regolarmente i prodotti appartenenti a questi cinque gruppi possiamo assicurare al nostro organismo le sostanze necessarie per contrastare l’azione dei radicali liberi e dei processi ossidativi, che sono la causa primaria dell’invecchiamento precoce delle nostre cellule.

Ma cos’è un radicale libero?

Un radicale libero è una molecola molto reattiva che registra la presenza di elettroni spaiati all’interno dei suoi orbitali.

In parole semplici, è una molecola instabile che viene prodotta dal nostro organismo quando, in caso di necessità, ruba ossigeno a molecole stabili per poterlo bruciare e ricavare così energia.

Queste molecole instabili cercano di recuperare stabilità rubando gli ossigeni mancanti ad altre molecole, creando un effetto domino che, se protratto, arriva a danneggiare la struttura cellulare dei tessuti.

Di norma, gli enzimi e le vitamine tengono sotto controllo la produzione di radicali liberi, aiutando l’organismo a smaltirli.

Tuttavia, in alcune circostanze poco salutari questa produzione aumenta, e l’attività delle sostanze enzimatiche non è più sufficiente a garantirne la corretta eliminazione.

Tra le cause principali di sovrapproduzione di radicali liberi troviamo l’uso di tabacco, di alcool, una dieta troppo ricca di grassi, l’eccesso di sedentarietà ed un’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti (lampade abbronzanti).

L’effetto dei radicali liberi si evidenzia con il tempo, nella perdita di elasticità dei tessuti, nella perdita di luminosità di pelle e capelli, e nell’invecchiamento fisico in generale.

Situazioni di trascuratezza più grave possono tuttavia portare a conseguenze molto più serie, come l’insorgenza di tumori e di malattie cardiovascolari e come lo sviluppo di patologie antiestetiche tra cui la piorrea e la cataratta.

Oltre all’acquisizione di uno stile di vita più sano e dinamico, l’inserimento nella nostra dieta di alimenti appartenenti ai 5 colori della salute può far molto per garantirci un’adeguata protezione contro l’azione dei radicali liberi.

Ecco come distinguerli e come inserirli nella nostra alimentazione di tutti i giorni.

Gruppo Rosso: gli alimenti appartenenti a questo gruppo contengono Vitamina C, che svolge un’azione protettiva sui vasi sanguigni, e Licopene, dall’attività antiossidante e antitumorale.

Sono alimenti rossi i pomodori, le barbabietole, le arance rosse, le ciliegie, le fragole, i ravanelli, le rape, i peperoni rossi ed il cocomero.

Gruppo Verde: gli alimenti appartenenti a questo gruppo contengono Vitamina B in quasi tutte le sue forme (esclusa la B12, caratteristica della carne…), importante per lo svolgimento di quasi tutti i processi metabolici e per garantire una buona attività epatica.

Sono alimenti verdi tutte le verdure a foglia verde, i fagiolini, i kiwi, l’uva bianca e le zucchine.

Gruppo Bianco: gli alimenti appartenenti a questo gruppo contengono Selenio e Vitamina E, importante per il mantenimento dell’elasticità dei tessuti.

Sono alimenti bianchi l’aglio, il cavolfiore, le mele, le pere, i funghi, i finocchi, le cipolle e la frutta secca.

Gruppo Giallo/Arancio: gli alimenti appartenenti a questo gruppo contengono Carotene, importante per la salute della pelle.

Sono alimenti gialli gli agrumi, le carote, le albicocche, le pesche, le nespole, i peperoni gialli, la zucca ed il melone.

Gruppo Blu/Viola: gli alimenti appartenenti a questo gruppo contengono Vitamina A, Flavonoidi e Tannino, che intervengono sulla buona salute della vista e che oltre a contrastare l’azione dei radicali liberi ne prevengono la formazione.

Sono alimenti viola i frutti di bosco, le prugne, le melanzane, il radicchio e l’uva nera.

I nutrizionisti consigliano l’assunzione di 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, possibilmente una per colore.

Una porzione equivale ad un frutto grande (pesca/mela/pera) oppure due piccoli (albicocche/prugne), o ad una manciata abbondante nel caso di frutti particolarmente minuti (frutti di bosco/ciliegie/frutta secca).

Per la verdura ci si orienta su quantità più o meno equivalenti.

Andrà privilegiato il consumo di frutta e verdure crude o cotte al vapore, per non disperderne o distruggerne le preziose sostanze, e naturalmente di prodotti di stagione e a chilometro zero, che garantiscono un migliore apporto di nutrienti di qualità, non contaminati da agenti nocivi e dall’azione di fertilizzanti artificiali.

Grazie al loro elevato potere saziante, legato all’alto contenuto in fibre, e all’assenza di un apporto calorico eccessivo, frutta e verdura possono essere consumate in abbondanza non solo a pasto, ma durante tutto l’arco della giornata come spuntini e spezza fame.

Scegliamo quindi una bella mela o un’insalata mista al posto della solita brioche o del classico panino, ci guadagneranno la linea e soprattutto la salute.

Photo Credits: Photo by Jacopo Maia on Unsplash

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Nome: Layla.Cognome: Benazzi. Età: 37 (effettivi, dichiarati e documentati…). Città: Genova (forever!). Layla Benazzi nasce in quel di Genova nel 1981. Di natali liguri ma di origini emiliane, coltiva da sempre la passione per la scrittura, coltivazione finora rimasta limitata alla scrivania, ma che ultimamente inizia a dare qualche risultato che non sia quello di appesantire il cassetto. A tredici anni, non avendo ancora scoperto la vocazione della penna, decide di fare della scienza il suo lavoro. Studia come perito chimico all’ITIS Gastaldi di Genova, scuola dedicata al primo partigiano d’Italia, e nel frattempo inizia a scrivere, buttando giù in cinque anni di studi circa 10 romanzi, tutti finiti ormai al riciclaggio della carta. A 18 anni inizia a lavorare, prima in un laboratorio ospedaliero e poi in varie aziende del settore farmaceutico, tuttavia la passione per la scrittura non la molla, con il risultato di scrivere altri racconti (tutti con lo stesso destino dei precedenti) con i quali affina (si spera) lo stile. Per quel che riguarda la cucina, non riesce mai a fare delle grandi esperienze (però mangia benissimo) a causa del tempo sempre risicato, ma si specializza almeno nella pasta fresca (quel tanto che basta per non disonorare la regione d’origine) e nella paella di pesce, ad oggi suo piatto forte. A 21 anni l’incontro con Laura Rangoni imprime una decisa svolta alla sua vita, creando una sincera e solida amicizia. Nel frattempo, continua a scrivere, visto che non riesce a cucinare. Attualmente, dopo aver abbandonato il mondo del lavoro dipendente a favore della libera professione, sta lavorando come consulente per la sicurezza delle aziende, e nell’attesa di scrivere qualcosa che non resti nella scrivania (un’altra, perché nel frattempo si è sposata ed ha fatto anche un figlio) ha ri-scoperto il giornalismo gastronomico. Amante della ricerca sul campo, grazie alla natura pignola data dal segno della Vergine, si dedica ad articoli legati all’alimentazione e alla nutrizione, aiutata indubbiamente dagli studi fatti, che la portano ad approfondire gli argomenti soprattutto dal punto di vista della composizione degli alimenti. Alla chiamata di Laura per il NUOVO Cavolo Verde, ha risposto con un garibaldino “obbedisco!”, avendo già da tempo iniziato a contribuire ad altri siti, tra cui il Cavolo ORIGINARIO. Se poi pubblicherà qualcosa, ve lo faremo sapere…
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    Lo iodio.

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