Cacao, cibo degli Dèi.
E come meglio potevano onorarlo i popoli messicani preispanici se non preparandovi composti dissetanti e nutrienti assieme? Un inno alla vita a ogni sorsata, praticamente.
L’aspetto interessante è che tali bevande sono presenti anche oggi, nelle ricette spesso tramandatesi per via orale, ma quasi senza contaminazioni, nel corso dei secoli.
Qui di seguito un elenco non esaustivo di bibite ancestrali a base di cacao:

TASCALATE: da bersi fredda, è a base di mais, cacao, achiote (colorante rosso naturale), cannella e zucchero.
Oltre a essere rinfrescantissima, si credeva, e a volte si crede tutt’ora, abbia anche il potere di fare innamorare; un filtro d’amore, insomma.

POPO: tipico della zona di Veracruz, è a base di cocolmeca (pianta medicinale depurante simile al te’), riso, yuca (una specie di rapa bianca), la radice di una pianta rampicante chiamata Chupipe, zucchero. Si può bere fredda oppure calda con aggiunta di spuma di latte fredda.

TANCHUCA: diffuso nello Yucatan e in Tabasco, è a base di mais, anice e cioccolato. Nella zona di Sonora si prepara invece con farina di grano, cacao e “piloncillo” (zolletta di melassa di zucchero di canna non raffinato).

BUPU: la bibita degli Dèi; era, di conseguenza, la bibita dei vari imperatori delle popolazioni dell’Istmo del Messico. È una spuma montata di mais bianco con cannella, cacao e petali di fiori.

POZOL o CHOROTE: bibita spumosa di mais fermentato con cacao e zucchero di canna. Diffusissima anche nella versione più attualizzata ma sempre rispettosa degli ingredienti locali, con aggiunta di ingredienti che ne caratterizzino via via il sapore (cocco, mandorle, cannella, vaniglia ecc.). È la madre di tutte le cioccolate ai vari gusti che sono attualmente di moda.

TEJATE: bibita tipica dell’Istmo, si beve fredda, è fatta con mais, mamey (frutto simile al kaki), cacao, zucchero. Molto famosa, è perfino espatriata e a Los Angeles (California) si tiene addirittura una sagra annuale in suo onore.

CHAMPURRADO: sorta di frappé montato di mais e pezzi di cioccolato. Una delizia.

CHILATE: bibita preparata con riso tritato, cacao tostato e cannella, mescolati fino ad arrivare a una pasta cui si aggiungono acqua, zucchero e ghiaccio. Tipica dello Stato di Guerrero, è anch’essa rinfrescantissima.

THANCHUCA: tipica degli Stati di Oaxaca e Tabasco, è a base di mais e di semi di Pataxte cui vengono aggiunti acqua calda o fredda, a seconda delle esigenze.

Il Pataxte è una pianta simile a quella del cacao ed è considerata il vero “cacao” dei Maya, essendo presente sul territorio messicano da ben prima che vi arrivassero i semi del cacao, originario dell’Amazzonia
Si può preparare solo se si dispone di un vaso con pestello. Il risultato è una bibita spumosissima, oltre che buonissima.

E questa è la prova provata che attraverso la gastronomia si può giungere a veri tesori storici e culturali.

Fulvia Bacchi Modena

Photo by Etty Fidele on Unsplash

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Residente in Merida, Yucatan, Messico, ma nativa di Corniglio (Pr).Sono un avvocato che ha cambiato direzione. Dopo 22 anni di professione, nel 2014 sono partita per coronare il mio sogno: aprire un ristorante. Chiaramente un ristorante italiano all’estero. Mi piace veicolare la cultura gastronomica italiana, perché è un degno simbolo dello stile di vita del Belpaese. Nel ristorante tengo anche corsi di cucina italiana: e ci tengo anche a spiegare agli avventori il percorso culturale che ha portato alla ricetta che stanno per degustare. Cerco insomma di far sì che ogni visita al mio locale sia un piccolo viaggio in Italia. Cuoco e responsabile marketing presso ristorante di cucina tradizionale italiana “Dal Baffo” in Merida, Yucatan (Messico).
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