Cari amici e amiche di Cavolo Verde, con questo primo articolo inizia per me questa nuova ed entusiasmante avventura.

A prima vista scrivere di cibo e sul cibo sembrerebbe una cosa semplice. Eppure il nostro rapporto con ciò che mangiamo, con ciò di cui ci alimentiamo, è costruito su piani diversi che interessano il nostro modo di pensare il cibo e la percezione che abbiamo di noi stessi e del mondo che abitiamo.

Mangiare è un fatto culturale così come il gusto è una costruzione culturale, espressione del nostro modo di vedere il mondo e di stare nel mondo.

Ma il cibo è anche Storia, la storia dell’uomo che attraverso le sue azioni e il suo lavoro ha imparato e diffuso l’agricoltura e l’allevamento, modificando e forse anche caratterizzando intere parti di territorio terreste.

Proprio dallo stretto legame tra il lavoro dell’uomo sulla terra e il suo know-how, o sapere tradizionale, nasce il concetto di terroir, utilizzato prevalentemente nel campo del vino, ma oggi introdotto anche in altri campi, come quello del miele. E pensate al valore simbolico del cibo nei dipinti del Cinquecento e dei secoli successivi, attraverso i quali, talvolta, siamo in grado di ricostruire l’origine di alcuni piatti ‘tipici’ regionali.

Il mio compito qui a Cavolo Verde sarà dunque quello di raccontarvi qualcosa in più del modo in cui gli uomini e le donne del passato e del presente costruiscono il loro rapporto con il cibo e di come questo legame sia in grado di modificare e lasciare delle tracce indelebili nel territorio e in ciò che da un po’ di tempo a questa parte chiamiamo ‘paesaggi culturali’.

A presto…

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Greca N. Meloni è ricercatrice in Antropologia Culturale presso l’Istituto di Etnologia Europea dell’Università di Vienna. La sua passione per l’arte e la cultura l’hanno portata a conseguire nel 2012 la laurea triennale in Beni Culturali, seguita poi dalla laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’arte. Si interessa di studi museali e conduce ricerche sui temi che riguardano le diverse forme di patrimonio culturale e della memoria.Responsabile del ‘Progetto S’Intzidu’ per conto dell’Associazione Culturale Onlus S’Intzidu e ideatrice del Museo Virtuale del Territorio di Uta (https://www.sintzidu.com/ ). Attualmente è impegnata in una ricerca etnografica sulle pratiche e i saperi legati all’attività dell’apicoltura in Sardegna. Attraverso il suo film ‘Abieris e Abis. Beyond a drop of Honey’ (2018) [https://www.youtube.com/watch?v=JKrq4VkOZwE&t=5s ] racconta il complicato mondo dell’apicoltura in Sardegna, diviso tra le politiche di gestione del territorio e la tutela della biodiversità.