“E come l’amo il mio cantuccio d’orto,
col suo radicchio che convien ch’io tagli
via, via; che appena morti, ecco è risorto”.
Giovanni Pascoli

 

Ci risiamo!
Se anche a voi è capitato, per l’ennesima volta, che la busta dell’insalata acquistata da pochi giorni, ha tentato il suicidio lanciandosi dal frigo appena aperto, la Lattuga in cassetta portata a casa dal fruttivendolo di fiducia vi guarda con un occhio non troppo sveglio, la Rucola raccolta appena qualche giorno fa dal vaso sul balcone ha abbandonato la sua proverbiale “verve” tingendosi di un colore opaco, tendente all’ocra o il Radicchio di pascoliana memoria raccolto nell’orto ha già assunto un aria “mesta”, allora è il momento di correre ai ripari.

Nulla è infatti perduto!

Vi basta avere a portata di mano: della carta assorbente, uno scolapasta, un contenitore di plastica o vetro, meglio se fornito di coperchio, uno strofinaccio ed un po’ di pazienza. Entrerete così, anche voi, nel C.S.I. Comitato Salva Insalata.

Vediamo, quindi, come correre in aiuto della nostra amica verde, ma soprattutto come conservarla o donarle nuova vita, per gustarla sempre al meglio, risparmiandole i suddetti tentativi di suicidio e sofferenze che spesso, ahimè, finiscono in pattumiera.

La prima cosa a cui prestare attenzione quando comprate l’insalata, che sia in busta o fresca, è l’aspetto: se già ad una prima occhiata il colore non vi convince, o se nella confezione notate alcune foglie schiacciate o con un colore “verde marcetto”, non acquistatela, anche se pensate di consumarla in giornata.

Se effettuate l’acquisto, appena arrivate a casa, aprite la confezione e disponete l’insalata su di un canovaccio pulito. Tamponatela con delicatezza con la carta assorbente evitando di strizzarla, lasciate asciugare. Questo consiglio vale naturalmente anche per l’insalata fresca come ad esempio la Lattuga che spesso viene “bagnata” anche in modo massiccio sui banconi del supermercato.
Prendete un contenitore e rivestitelo in ogni suo lato con della carta assorbente; una volta asciutta, adagiatevi l’insalata e ricopritela con un altro foglio di carta casa prima di chiudere il coperchio.
Ricordatevi di cambiare una volta al giorno il foglio di carta assorbente che serve da copertura, in modo da evitare la condensa.
Conservatela in frigorifero, in questo modo l’insalata si mantiene “fresca” per circa 4-5 giorni.
Se volete, potete anche lavare il prodotto prima di procedere al metodo di conservazione, ma per esperienza diretta, è meglio lavare l’insalata all’occorrenza.

Un metodo altrettanto valido, soprattutto se vogliamo conservare insalate a ciuffo del nostro orto e quindi non “annacquate”, è quello di mettere il cespo appena reciso in un sacchetto di carta (ottimo è quello del pane), avvolgendolo poi in un sacchetto di plastica, meglio se richiudibile e adagiato in un cassetto del frigorifero. Anche in questo caso, l’insalata si manterrà fresca per circa 5 giorni.

Se invece avete necessità di preparare in anticipo l’insalata per servirla poi in un secondo momento, ma sempre in giornata, lavatela, spezzettatela, fatela scolare per un po’ in uno scolapasta e mettetela in uno strofinaccio pulito, bagnato e ben strizzato, richiudetelo a mo’ di pacchettino e conservatelo nella parte più alta del frigo fino al momento di condire l’insalata per portarla a tavola.

Eccovi, invece, qualche consiglio per “ravvivare” le insalate nel caso iniziassero ad avere un’aria stanca senza però necessitare di una lunga conservazione poiché consumate nel giro di brevissimo tempo:

Se l’insalata è un po’ appassita immergetela in una insalatiera con acqua, ghiaccio ed un pezzo di patata cruda per almeno un’ora.

Per l’insalata che sta prendendo la via dell’avvizzimento una sferzata di vita può essere data dall’ammollo in acqua freddissima, con l’aggiunta di un po’ di succo di limone, 2-3 cucchiai di aceto e cinque-sei cucchiaini di zucchero, anche in questo caso per circa un’ora.

Altro trattamento rinvigorente di un’ora è quello di spruzzare le foglie con dell’acqua fredda, avvolgerle in un canovaccio pulito e tenerle in frigo.

I metodi che vi ho descritto, appresi qua e là durante confronti tra mamme, zie e nonne, sono stati tutti verificati dalla sottoscritta, anche utilizzando insalate diverse, l’unica raccomandazione che mi sento però di fare è che non è scontato che tutto valga per tutto, è naturalmente sott’inteso che la buona conservazione dipenda dalla condizione dei cespi o delle confezioni di insalata che acquistiamo o che abbiamo la fortuna di avere sul balcone o nell’orto, va da sé che la cosa migliore sia mangiare l’insalata appena fresca di taglio, ma con attenzione e con l’aiuto del C.S.I. possiamo evitare sprechi e gustare delle buone preparazioni.

Photo by Nadine Primeau on Unsplash

Nata a Roma ma cittadina del Mondo, scrivo in giro per il web, e non solo, di cucina, collezionismo e sicurezza. Sommelier A.I.S. ma soprattutto curiosa lettrice appassionata, autrice di un libro e di una favola natalizia per bambini. Uso la cucina come autoanalisi, soprattutto la pasticceria come esercizio per allenare la pazienza. Le tradizioni, per me, sono come la copertina per Linus, mi fanno sempre sentire a casa ovunque io sia. Impazzisco per la pasta alla Norma e i Maritozzi con la panna, ma soprattutto sono fermamente convinta come recita un noto aforisma che: “Il cioccolato è la risposta. Chi se ne importa qual è la domanda!”