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Il ravanello, gnomo dell’orto

08 Giugno 2015

Un fantastico amico rosso e croccante

Il ravanello è uno degli ortaggi più piccoli dell’orto, e grazie al breve ciclo biologico (tra semina e raccolto passa appena un mese) è facilissimo coltivarlo da sè, anche in pochi vasi sul poggiolo. 

Simile alla carota, ha la buccia solitamente rosa intenso e la polpa bianca, croccante, saporita e leggermente piccante. 

Utile nelle diete ipocaloriche grazie all’alto contenuto d’acqua, il ravanello gode di proprietà diuretiche e depurative. Presenta elevate quantità di minerali utili, tra cui sodio e potassio, ma anche calcio e fosforo, e un alto contenuto in vitamine B (tutte quelle del complesso, in tracce più o meno elevate, tranne la B12) e C. Grazie in particolare al contenuto in vitamina B, il ravanello è indicato per le persone che soffrono di ansia e insonnia da stress. Questa vitamina infatti concilia il sonno. 

Il ravanello è controindicato però per chi soffre di gastrite, infatti consumato crudo può essere poco digeribile e irritante per la mucosa gastrica. Può comunque essere consumato lo stesso come passato di verdura, o nelle minestre.

Grazie al suo colore vivace, è una verdura solitamente amata dai bambini, ed è abbastanza facile insegnar loro a sgranocchiarlo crudo.

Se si ha cura di sceglierli piccoli e teneri (quelli di grosse dimensioni andrebbero cotti, perché da crudi possono risultare legnosi), i ravanelli possono entrare in tante ricettine “rompi-digiuno”, utili nei regimi ipocalorici.

Eccone una:

 

Tartine al formaggio con ravanelli:

- 4 grandi fette di pane integrale

- 8ravanelli rossi

- 100 gr di caprini

 

Tagliare il pane a quadrati o triangoli delle dimensioni di una tartina.

Spalmarli di formaggio e distribuirvi sopra i ravanelli tagliati a fettine sottili. Oppure tritati fini, come preferite. Accompagnate, se vi piace con centrifugato di carota, altrimenti con tè freddo alla menta.

E’ uno spuntino estremamente rinfrescante, molto estivo.

 

Una curiosità, esiste una varietà nera di ravanello, poco utilizzata in cucina, che in fitoterapia è impiegata per la cura dei disturbi del fegato. Il suo succo infatti, ricchissimo di vitamina C (tre volte rispetto al ravanello tradizionale), è antiscorbutico e stimola la produzione della bile.

 

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