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Arte & Salgados Venezia

04 Aprile 2014
Un blog originale, tutto da scoprire
Il suo blog non colpisce per la grafica, non brilla per completezza di informazioni (manca anche il semplice nome della proprietaria/autrice). Il suo blog ti colpisce con la qualità delle ricette, con l’originalità delle stesse. La prima volta che ci sono incappata non riuscivo a smettere di sfogliarlo, ogni ricetta era una scoperta, e la voglia di provarle – tutte – saliva in me post dopo post.
Cristina non parla di sé in questo blog, ma lascia alle sue realizzazione il piacere di farlo, per lei. E la storia che raccontano val bene di essere ascoltata.


D: Iniziamo con la domanda più classica: come mai hai deciso di aprire un blog e come mai proprio un blog di cucina?

R: Il mio sogno è quello di aprire un negozio a Venezia di specialità brasiliane e olandesi utilizzando ingredienti privi di glutine e vegani. Vista la crisi economica attualmente sono in standby ed ho deciso intanto di aprire un blog pubblicando le mie ricette senza però svelare tutti i segreti.

D: Arte & Salgados Venezia, questo il nome decisamente particolare del tuo blog, perchè l'hai scelto?

R: Come già detto volevo aprire un negozio a Venezia proponendo non solo le specialità culinarie brasiliane e olandesi, ma anche divulgare la cultura, la poesia e l’arte in genere dei due paesi. Nel mio progetto proponevo concerti dal vivo di musica brasiliana (Bossanova jazz brasiliano) accompagnati dai “Salgados” cioè dei piccoli spuntini che in dialetto veneziano vengono chiamati “Cicchetti”. Inoltre volevo dedicare una parte del negozio all’esposizione di dipinti e sculture create dalle persone affette dalla Sindrome di Down; queste persone, spesso hanno delle capacità creative molto più elevate di quello che normalmente si pensi. Infine, nel presentare le mie ricette sul blog ho cercato di realizzare delle foto artistiche e ricercate. Nasce così “Arte e Salgados Venezia”

D: Sul tuo blog non ci sono informazioni che ti riguardino, quindi ti chiediamo: parlaci quindi un po' di te.

R: Sono nata in Brasile, ma i nonni paterni erano friulani. Fin da piccola seguivo mia madre quando preparava tutte le specialità locali (Stato di Mina Gerais) qui è nata la mia passione per la cucina. Sono immigrata in Olanda dove ho vissuto per 24 anni e da mia suocera ho appreso le ricette olandesi. In Olanda mi sono laureata con una specializzazione che mi rende idonea a gestire le persone affette dalla Sindrome di Down sviluppando la parte creativa di questi soggetti. Ho tenuto come docente vari corsi di cucina con ricette brasiliane e olandesi. Più volte ho anche fatto la cuoca a domicilio proponendo un mio portfolio personale di ricette.

D: Da cosa deriva questa tua passione per la cucina?

R: Sono convinta che la passione per la cucina sia un dono divino, c’è o non c’è, altrimenti si fa tutto con pressapochismo ma ciò che più conta è sviluppare questa dote perché non si finisce mai di imparare e di specializzarsi.

D: Il tuo blog è ricco di contenuti interessanti, le ricette sono stuzzicanti e viene voglia di provarle tutte, quello che le accomuna è il fatto di essere ricette provenienti da paesi differenti dall'Italia, Olanda e - soprattutto - Brasile. Come mai questa scelta?

R: A questa domanda ho già risposto in parte precedentemente, ma la scelta principale è quella di proporre un prodotto diverso da quello che si trova comunemente in tutti i locali da asporto tipo la pizza o dove vengono serviti i soliti prodotti come tramezzini o i soliti snack con l’aperitivo. Uno Spritz con il “Pão de quejio” (Panini di formaggio con farina di tapioca priva di glutine), le “Coxinha” (Arancini di pollo), il “Bolinho de bacalhau” (Crocchette di baccalà) rappresentano davvero un aperitivo innovativo. Considerando che l’Italia sta diventando un paese multietnico e che i giovani sono molto curiosi di assaggiare specialità provenienti da altri paesi, mi sembra un ottima idea proporre menù di varie tipologie, dall’etnico al vegano o privi di glutine e quindi ad alta digeribilità.

D: Tra tante ricette straniere mi chiedo, quali sono le tue preferite e perché?

R: Tra le mie ricette preferite c’è la “Mousse di maracuja”, il “Bolinho de bacalhau”, i grissini e i taralli brasiliani, i “Poffertjes”, la torta di riso olandese ed infine il “Pão de quejio” e la “Moqueca” ma quest’ultime ricette non le ho ancora pubblicate nel blog. Il perché di queste ricette, soprattutto per quanto riguarda la “Mousse di maracuja” è che con il suo profumo mi ricorda il Brasile, mentre le altre ricette brasiliane mi ricordano le tradizioni della mia famiglia. Tra le ricette olandesi invece, adoro soprattutto la torta di riso, perché non essendo un’amante della pasta di grano duro preferisco i prodotti più semplici e genuini.

D: Alla cucina di quale paese ti senti più vicina?

R: Naturalmente mi sento più vicina alla cucina brasiliana.

D: Della cucina italiana, cosa ti piace e cosa - nel caso ci fosse - non ti piace?

R: Vado matta per tutti i tipi di risotti e per la pizza fatta con la pasta croccante come l’ho mangiata una volta a Tropea, con pomodorini ciliegina bio, mozzarella e basilico fresco aggiunto dopo la cottura. Quello che non mi piace è la pasta in genere perché, ma solo perché, il mio organismo non la digerisce.
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