Archivio Storico 2011-2017

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Laura Angelini, Pietra del Focolare

10 Aprile 2014
una donna che si è ricostruita investendo nella terra
Laura Angelini, titolare insieme al marito Stefano della Cantina Pietra del Focolare di Ortonovo a La Spezia. Una donna e un’amica che si è ricostruita investendo nella terra alla quale mi sento vicina per la condivisione del pensiero e della filosofia di vita.

Un rapporto tra uomo e natura che va ben oltre il mestiere: “Dare l’anima alle piante e vedere che esse ricambiano. Parlare con loro come a un figlio. Vorremmo produrre un vino che sia buono per la gente e che trasmetta un’emozione all’intenditore, perché vinca la qualità a scapito della quantità.” Laura Angelini

L’ho conosciuta prima sul web, e poi, come spesso accade con le persone con le quali mi sento in armonia, di persona. Vi presento Laura Angelini.

D) Com’è iniziata la tua storia nel mondo del vino?

R) Stanchi della routine del mondo moderno abbiamo deciso di iniziare quest’avventura per vivere la natura e seguire il corso del tempo, scandito dalla successione delle stagioni, delle notti, dei giorni, della pioggia e del sole. Siamo passati da impieghi lavorativi in ufficio e in negozio, a una vita a contatto con la terra e la natura, per ricollegare quel filo che si stava sempre più assottigliando. Ma soprattutto non abbiamo fatto l’errore di collegare il vino al portafoglio. La Pietra del Focolare è nello stesso tempo un’azienda e una famiglia dove Stefano, Laura e Linda sono i protagonisti indissolubili.

D) Conduci la Cantina Pietra del Focolare di Ortonovo insieme a tuo marito. Chi vi ha introdotto all’arte di fare vino?

R) Io e Stefano seguiamo tutta la filiera, dalla campagna alla bottiglia. Abbiamo cominciato a produrre vino per creare qualcosa di nostro senza dover sottometterci a nessuno, così da portare avanti l’idea di un vino tipico della nostra zona senza compromessi. Poi, l’amicizia con vecchi viticoltori ci ha aiutato.

D) Quali sono le maggiori difficoltà che avete incontrato inizialmente, sia a livello burocratico che gestionale?

R) Cinzia, abbiamo incontrato mille difficoltà. Con la passione, l’amore e l’impegno le abbiamo superate tutte sempre pronti a lottare per le nostre idee. L’invidia da parte di altri credo sia stata una delle maggiori, comunque sia, continuiamo lavorando…

D) Che rapporto hai con le istituzioni locali?

R) Spesso le istituzioni sono un freno. In alcuni casi però ci hanno fornito notevoli aiuti, quindi non sono sempre da condannare o da denigrare. Purtroppo l’Italia è malata di politica, di protagonismo, e di molto altro. Credo che la guarigione avrà tempi lunghi, anche per l’assenza di “medicine”.

D) Ricordo le tue bellissime bottiglie dipinte a mano. A che cosa sono ispirate?

R) Le nostre bottiglie dipinte a mano sono l’espressione dell’amore che abbiamo nei confronti del nostro lavoro, di noi stessi, delle persone, della vita e di tutto ciò che ci circonda. Ricordiamoci sempre che viviamo in un mondo con una vita meravigliosa, senza dimenticare gli amici che rappresentano la più grande ricchezza. Stefano dipinge le bottiglie davanti alla stufa a legna nelle sere d’inverno, e io spesso sono la sua musa ispiratrice.
Correva l’anno 1995, una fredda sera d’inverno io e Laura sedevamo davanti al camino di pietra. Il fuoco lambiva i ceppi accesi e scoppiettanti, il calore riflesso ci avvolgeva, Linda era stata concepita da poco. Le fiamme viste attraverso il vetro di un calice di vino bianco danzavano creando bizzarre figure. Quella sera nacque una filastrocca: “Il focolare trasmette alla pietra il suo calore… il sole irraggia la vite e dona ai grappoli il colore… il vino trasmette l’animo di chi l’ha creato a chi lo sa gustare… e le genti tutte fa cantare.” La Pietra del Focolare

Ciao Laura, a presto.

Fotografia di Laura Angelini

Azienda Agricola ‘La Pietra del Focolare’ Ortonovo – La Spezia
www.lapietradelfocolare.it
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