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Laura Turri, una Donna dell’Olio

27 Febbraio 2015

Laura Turri, una produttrice e una Donna dell’olio che continua la tradizione familiare tramandata dal padre Giancarlo e dal nonno Mario. 

L’Azienda Turri, situata a Cavaion Veronese, è tra i primi oleifici di Verona. Nasce nel 1951, e dagli anni ’80 è seguita da Laura con i fratelli Mario, Luisa e Giovanni.

Prima di passarle la parola, voglio fare un piccolo ripasso su come un’oliva si trasforma in quel liquido denso e profumato che ci riporta a sapori antichi.

Tutto inizia con la raccolta, possibilmente fatta a mano, per non rovinare ne il frutto ne la pianta. Dopo questa operazione le olive, un volta controllate e lavate, iniziano le fasi per la loro trasformazione.

Con la prima fase della lavorazione, la frangitura, con molazze di granito o frangitori a martello si trasformano le olive in una pasta.Con la seconda fase, la gramolazione, la pasta olearia viene rimescolata per una trentina di minuti circa.Infine, con la terza fase, l’estrazione, si separa l’olio dall’acqua e dalle parti solide (sansa).

Finite queste tre operazioni si procede con l’imbottigliamento.Ovviamente le cose sono molto più elaborate di come le ho descritte, ma vi lascio la curiosità di scoprirle direttamente andando a visitare un oleificio. 

Ora passo la parola alla produttrice.

D) Laura, mi descrivi le caratteristiche distintive dell’olio Gardesano?

R) L’Olio del Garda è prodotto prevalentemente con la cultivar Casaliva varietà autoctona del lago di Garda. Poi ci sono altre varietà storiche come il Leccino, il Frantoio, il Rossanel, la Raza, il Moraiolo, il Pendolino.  E’ conosciuto per la sua delicatezza e per il suo fruttato leggero con retrogusto di mandorla apprezzabile già dopo pochi mesi dalla produzione.

D) Quali consigli ti senti di dare al consumatore per una prima valutazione dell’olio all’acquisto?

R) Il mio consiglio è di essere curiosi, di assaggiare, di confrontare e di imparare gli abbinamenti dell’olio con le diverse pietanze. E’ così che pian piano si scopre un mondo nuovo di sapori. Perché non dimentichiamo che l’olio è come il vino, va abbinato con il giusto piatto. Ad esempio per una pietanza delicata come il pesce opterei per un olio del Garda, mentre valorizzerei una pasta e fagioli con un buon olio Toscano. Per chi è insicuro nell’acquisto consiglio di affidarsi agli oli DOP, sono un buon punto di partenza per imparare a conoscere ed abbinare l’olio di qualità nei diversi profumi e sapori.

D) Laura, che cosa si prefigge l’associazione delle Donne dell’Olio? 

R) La finalità senza fini di lucro, è la promozione di una corretta immagine dell’olio d’oliva di qualità.Valorizzarela cultura e la conoscenza dell’arte olivicola e olearia, indirizzando in particolare l’impegno verso il mondo femminile.

D) Donne o Olio. Quanto incide la presenza femminile in questo settore?

R) Sono sempre più numerose le donne che operano in tutte le fasi del processo produttivo in tutti i settori del comparto: donne che operano negli oliveti, nei frantoi, nelle strutture di vendita, nei ristoranti, nelle mense, nelle pubbliche amministrazioni, e nelle associazioni. Sono ormai numerose le agronome, le ricercatrici, le studiose, le giornaliste e le assaggiatrici. Ma, soprattutto, sono tante, tantissime, centinaia di migliaia le donne che comprano l’olio, assai più numerose degli uomini. Sono in prevalenza le donne che “usano”  l’olio, e che preparando i pasti, determinano le abitudini alimentari di tutta la famiglia. Si potrebbe quasi sostenere che, da questo punto di vista, le donne  rappresentino l’elemento chiave nel mondo dell’olio. E’ “vitale” quindi per questo che operino nel modo migliore, approfondendo le loro conoscenze per diventare operatori “virtuosi” e consumatori consapevoli ed informati.

D) Olio extravergine d’oliva come alimento. Hai suggerimenti per l’uso?

R) Suggerisco di andare a visitare il sito del Consorzio Garda Dop. Qui si possono trovare interessanti e accattivanti ricette dove l’olio del Garda viene utilizzato per valorizzare piatti diversi.

D) L’olio d’oliva è usato nella cosmesi fin dall’antichità. Hai qualche consiglio?

R) Siamo in inverno e i nostri capelli a volte sono spenti e opachi. Suggerisco di provare un trattamento completo all’olio di oliva: “Amalgamare bene sette cucchiai d’olio extra vergine d’oliva con il succo di un limone. Con il composto così ottenuto massaggiare sia il cuoio capelluto che i capelli, lasciando in posa per circa mezz’ora.  Terminare infine il trattamento con uno shampoo delicato.  Provare per credere!

Ringraziando Laura, concludo con un passo di Giovanni Pascoli tratto da ‘L’oliveta e l’orto.’

 

E come li amo que’ miei quattro olivi… 

Nonno di nonno li piantò…

Tra lusco e brusco, egli entra lento lento,

venendo bianco dalla vita eterna

e versa l’olio con un viso attento…

 

 

 

 

 

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