Archivio Storico 2011-2017

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Un interprete del Barolo: Beppe Rinaldi

24 Luglio 2014

Oggi guardando alcune foto ho rivissuto la visita fatta non molto tempo fa alla Cantina Rinaldi, ma soprattutto ho ricordato il mio incontro con un personaggio definito da alcuni molto particolare. Per quanto mi riguarda, per lo meno, per come l’ho conosciuto io, ho incontrato un uomo di carattere che ama il suo vino e rispetta il territorio su cui lo produce.

L’occasione di andare a Barolo si era presentata con una “Wine Tasting  Experience” organizzata dalla Strada del Barolo in collaborazione con il Consorzio di tutela Barolo e Barbaresco presso il Museo del Vino–WiMu.

Dopo le varie degustazioni, ma soprattutto dopo un piatto di bagna càuda, mi mancava una visita ad una cantina storica del territorio.

Mi fu indicata la Cantina Rinaldi che, in breve, raggiunsi facilmente dopo una bella passeggiata. Davanti ad una tipica casa di campagna vidi l’insegna e, in un grande cortile, attrezzi agricoli sparsi qua e la. Ero arrivata.

Mi vennero incontro Viola, la cagnolina di Beppe, e Carlotta, una delle sue due figlie attivamente presenti nell’azienda agricola. Una storia familiare di agricoltura tramandata ormai da generazioni.  

Iniziò l’attività il trisnonno di Carlotta, che, insieme al cugino Barale, produsse vino fino al momento in cui,separatosi da quest’ultimo, passò le redini al figlio Battista Rinaldi, il padre di Beppe. Fu lui a costruire l’attuale cantina messa in opera nel 1916.  

Diplomatosi alla scuola Enologica di Alba, si distinse per la vivacità di carattere,  per la dirittura morale, e per l’equilibrio e la coerenza nella conduzione della sua vita e dei suoi vigneti.

Doti trasmesse al figlio Beppe, che, a detta di molti, risulta personaggio scomodo per le sue battaglie a difesa del territorio spesso maltrattato da persone che ne danneggiano l’immagine con strutture che poco si amalgamano con l’ambiente circostante. 

Beppe Rinaldi, insieme alla figlia Marta e Carlotta, indirizzate rispettivamente verso enologia ed agraria, conduce oggi 6 ettari di vigneti seguendo la tradizione e l’esperienza tramandatagli.

Ricordi, i miei, di momenti di vera e semplice vita genuina legata alla terra.

“Il Barolo è un vino che ha bisogno di essere prodotto in una zona particolarmente evocata, ma soprattutto, che ha bisogno d’interpreti.” Beppe Rinaldi

 

Cantina Rinaldi Giuseppe 

Via Monforte, 3 - 12060 Barolo (Cn)

 

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