Archivio Storico 2011-2017

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Il Ciliegiolo

30 Aprile 2011
Un vino versatile e poco impegnativo
Benché la Liguria sia prevalentemente una terra di vini bianchi, vi sono alcuni esponenti rossi che è bene citare, poiché spesso vantano una storia interessante.
E’ il caso del Ciliegiolo, vino prodotto dall’omonima uva, chiamato così per il tipico aroma che ricorda, appunto, la ciliegia matura.
Originario della Spagna, dalla quale è arrivato attorno al 1870, viene coltivato in prevalenza nel Golfo del Tigullio, del quale ha ricevuto recentemente la DOC.
L’andamento della vite è eretto e vigoroso, con fertilità soprattutto apicale e non basale. Per questo motivo non ama le potature corte, ma piuttosto una regolare legatura che consenta il pieno sviluppo dei rami. Il grappolo è grosso, allungato, a piramide rovesciata, con acini grossi e tondeggianti dalla buccia spessa e nero-violacea. Predilige i terreni freschi e poco fertili, esposti al sole.
Viene considerato un vitigno precoce, da vendemmiare nella prima decade di settembre. Il vino si presenta di colore rosso rubino carico, limpido e dal profumo intensamente fruttato. Oltre al caratteristico sentore di ciliegia, presenta note di pesca e fragola mature, con un retrogusto di spezie piuttosto marcato. Al palato è intenso ma secco, e viene utilizzato in particolare per la produzione di vini novelli.
Vino versatile e poco impegnativo, adatto anche a chi si avvicina per la prima volta all’enologia, si accompagna brillantemente a tutto il pasto, dall’antipasto al dolce, con una preferenza per le preparazioni di pesce e per i dolci alla frutta. Va servito attorno agli 11°C.
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