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Veruska Anconitano, alias la cuochina sopraffina

25 Ottobre 2013
A Dublino la carbonara non manca mai...
Romana emigrata per scelta a Dublino, in un’Irlanda che ora può godere della sua simpatia e allegria; è Veruska Anconitano – alias la cuochina sopraffina - e in quest’intervista ci svela qualcosa di lei e della sua cucina.

D: La prima domanda è sicuramente la più banale ma dicci, quando e come mai hai deciso di aprire un blog?

R: Il blog è nato l’ultima domenica di Novembre 2010. Stavo lavorando con aziende italiane del settore food da anni e alla fine ho pensato “quasi quasi apro un blog di ricette” da condividere con amici e parenti lontani per restare in contatto con loro. Ho anche pensato che sarebbe durato qualche mese poi, come tutte le cose che mi riguardano, sarebbe morto di morte naturale. Oggi, dopo 3 anni, è ancora vivo e vegeto e nonostante io sia una persona a cui piace cambiare spessissimo (dal lavoro alle cose più banali come una borsa) il blog è diventato una costante.

D: Sei una romana appassionata di cucina e trapiantata a Dublino, com’è stato passare dal calore della cucina romana al freddo dell’Irlanda?

R: Io adoravo l’Irlanda e mi sono trasferita a Dublino per scelta, non perché ho dovuto farlo quindi non ho avuto nessun trauma né culinario né culturale. Chiaramente ogni tanto la nostalgia si fa sentire ma a casa si mangia italiano e romano, la carbonara o la matriciana settimanali non mancano mai! :D

D: Cucina italiana e cucina irlandese, quali sono i tuoi piatti preferiti?

R: Cucina italiana direi sicuramente la pasta alla carbonara, non ce n’è per nessun’altra :D
Cucina irlandese adoro le mash potatoes che sono una sorta di purè più saporito e il breakfast che, durante il fine settimana, è davvero favoloso.

D: Nell’ultima edizione del Salone del libro di Torino hai presentato la tua prima raccolta di ricette: “La cucina a modo mio”; prendo ispirazione dal titolo e ti chiedo: parlaci della cucina “a modo tuo”

R: La cucina è a modo mio perché lavoro fuori casa a migliaia di cose ma cucino a pranzo e a cena tutti i giorni e quindi ho dovuto sviluppare una certa sveltezza per evitare di portare sempre a tavola la fettina panata o il sugo di tonno. In più la cucina di casa mia è una cucina a modo mio perché parto da ingredienti banali e, sbirciando nel frigorifero oppure inventando di sana pianta, tiro fuori qualcosa di veloce, semplice e (secondo me/noi) appetitoso. E’ il caso della frittata di menta e pecorino che ho proposto al Salone a Torino e a cui nessuno tra i presenti aveva mai pensato.

D: Per la comunicazione 2.0 hai scelto il bilinguismo all’estrema potenza, non semplicemente il blog in due lingue ma un sito “fratello” di “La cuochina sopraffina” che si chiama “Veru’s Kitchen” con tanto di pagina Facebook dedicata; che riscontro hai con i lettori stranieri?

R: Il mercato straniero è strano rispetto a quello italiano e il divario culturale si sente tutto. Inoltre lo straniero ha un’idea della cucina italiana completamente sbagliata e quando si trova davanti le ricette reali, quelle che davvero prepariamo in Italia, resta spaesato e non si lascia convincere facilmente. In più in Irlanda il blog non è ancora un mezzo così utilizzato e le interazioni de visu/per conoscenza diretta funzionano molto di più che quelle online.

D: Tu sei celiaca, com’è cambiata la tua vita in cucina e a tavola da quando l’hai scoperto?

R: E’ stata stravolta, del tutto. Oggi devo adattare le ricette e prepararne spesso una versione normale e una versione senza glutine: il problema è che lavorare con prodotti per celiaci spesso è difficile e snervante specie se non hai tempo. Anche per questo faccio ricorso alla fantasia e mischio ingredienti diversi e all’apparenza incompatibili per vedere cosa succede!

D: Rimaniamo sul discorso “celiachia”, come rispondono l’Italia e l’Irlanda ai bisogni e alle esigenze dei malati (reperibilità dei prodotti gluten free, ristoranti dedicati, prezzi, etichettatura)?

R: In Irlanda la situazione è molto più semplice rispetto all’Italia ma i prodotti non corrispondono al nostro gusto mediterraneo, cosa che invece accade molto più facilmente in Italia. Il problema è proprio la differenza nei gusti per cui, per dire, in Irlanda io non trovo frollini classici ma biscotti al burro senza glutine. Questo mi costringe ad ordinare su un sito che vende prodotti italiani ma in questo modo perdo ogni beneficio economico che invece mi spetta se acquisto in Irlanda e la mia malattia diventa un peso anche economico. Riconosco che dipende dai miei gusti da italiana, comunque. Quanto ai ristoranti, in Irlanda ormai quasi tutti propongono versioni GF mentre in Italia pur non conoscendo esattamente cosa succede quando mi capita di tornare vorrei sempre mettermi le mani nei capelli e finisco sempre per ordinare la bistecca con l’insalata!

D: Due blog, due pagine Facebook, un libro e non ti fermi mai, hai all’attivo anche un canale youtube; ma realizzi da sola i tuoi video? e come scegli le ricette da proporre?

R: I video sono usciti per caso dopo la vacanza di Natale lo scorso anno e non sono niente ma niente di serio. Non amo chi si prende sul serio e i miei video dimostrano proprio quanto io sia caciarona ma anche quanto prendersi sul serio in cucina sia da folli perché chi cucina non ha velleità da supermodella e non è vero che si cucina in tacchi e rossetto rosso: non ho trucco, giro in tuta e scarpe da ginnastica (spesso scalza, proprio come cucino nella vita), i miei capelli spesso sono inguardabili esattamente come nella realtà, le mie unghie sono senza smalto (diffidare di chi cucina con le unghie laccate!) e mi diverto tantissimo. I video li gira e li monta mio marito (appassionato di fotografia, scatta pure le foto per il blog) e insieme scegliamo le ricette che in realtà coincidono con quello che mangiamo: decidiamo il pranzo e se ci gira appena inizio a cucinare lui filma. Niente di serio, niente di assurdo (anche se usiamo pure i riflettori e le luci per fare i fighi!) e tanto divertimento che è anche quello che voglio trasmettere con il blog e, in generale, in tutto quello che faccio!
primi sui motori con e-max.it
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