Anche se il web impera, c'è un mondo che ancora affascina resistendo con grande tenacia all'offensiva informatica, quello delle riviste di cucina.

Il carnet è ricco e talvolta è difficile scegliere.

Copertine colorate con piatti invitanti e sorrisi ammiccanti di chef pluripremiati o vere star della tv, sono spesso un gradevole invito all'acquisto.

 Dunque un mondo, quello della carta stampata enogastronomica, che piace a molti, dalla casalinga alla studentessa o al manager e che consente anche a chi non è avvezzo ai fornelli di potersi cimentare tra mestoli e padelle.

Un compito quest'ultimo a cui assolve con grande semplicità la rivista Sale e Pepe, un periodico mensile sulla cresta dell'onda da ormai ventisette anni.

Nasce in casa Mondadori nel 1987 ed è subito molto apprezzato grazie alla semplicità con cui si raccontano e si illustrano le ricette, pur essendo sempre molto raffinate e particolari.

Non mancano ricette della tradizione italiana che, oltre ad arricchire la cultura enogastronomica, mantengono viva la storia del nostro paese che passa anche dalla tavola.

Altro punto di forza della rivista è la stagionalità delle ricette sempre in linea con la disponibilità dei prodotti della terra.

Naturalmente narra anche di storie e ricette dal mondo e dispensa consigli per visitare ristoranti italiani ed esteri.

E l'ospitalità? 

Beh, Sale e Pepe aiuta anche in quello con consigli e suggerimenti per la tavola di tutti i giorni o per coccolare gli ospiti. 

Insomma  un vero passepartout per chi della cucina ne fa un atto d'amore e non un mezzo di sostentamento.