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Una serata sovversiva... con gusto!

30 Settembre 2010
Produttori e prodotti innovativi uniti da un'unica passione
Capita a volte, nella vita, di conoscere persone speciali. Adriano Liloni è una di queste. Giullare, troglodita, montagnino generoso e testardo, oste della malora, infaticabile organizzatore di eventi e serate, è, soprattutto, un amico. Di quelli veri, sinceri. E non è poco...
Adriano è l'anima dei Sovversivi del Gusto, una compagnia di produttori-sognatori. Pazzi, poeti forse.
Chi si piglia si somiglia, quindi Adriano ha trovato in Fiorella Missoni una complice di tutto rispetto. ''Tenutaria'' della Nicchia dei Sapori, un angolino di paradiso in via Daniele Crespi 14 a
Milano, ha organizzato una giornata sovversiva, con l'assaggio di prodotti rari, gustosi, speciali.
Tra quelli che mi hanno colpita maggiormente parto col magnificare le Rubine, in particolare il Primo Amore, di Cascina Le Ramate, veramente spettacolare.
Sempre per restare col naso tra i formaggi, come non citare il Valtrompia 18 mesi di Silvio Zanini di San Colombano Valtrompia e l'inimitabile bagoss affinato da Enrico Orioli di Gavardo.
Personaggio da conoscere, a prescindere dai suoi prodotti, che sono comunque di un livello difficilmente imitabile, è Daniele Marziali, romagnolo sanguigno, fornaio anarchico e matto, che sarebbe in grado di fare un dolce fantastico anche con la sabbia di Rimini. Il suo Bustreng al Sangiovese meriterebbe il nobel dei dolci!
Silvio Bessone, l'Orso dolce, cuneese, titolare de Le Delizie, è uno dei massimi esperti di cacao, che ha come mission nella vita quella di far provare emozioni. Con me c'è riuscito: è uno dei pochi al mondo che mi ha fatto assaggiare un cioccolatino amarissimo, che ho trovato fantastico, la Sinfonia n° 99, col 99% di cacao, anche se quello che mi ha mandata in visibilio è stato Yaoya Nocaragua fondente...
E per chi non crede al Piccolo Popolo, era presente anche lo Gnomo di Calizzano, anima de Il Riccio d'Oro, con un pane di castagne che ha fatto impazzire tutti, in particolare Fiorella. Eccezionale con un formaggio a tendenza acida dell'alta Val Bormida, con castagne sotto miele e miele di castagne.
Dopo tanti assaggi, un sorso di vino è d'obbligo.
Prima ancora che potessi orientarmi tra la selva di delizie, Luca Ferraro di Bele Casel mi ha messo in mano un bicchiere di Còlfondo, il suo prosecco con lieviti naturali, non filtrato. Partenza da choc...
E il Timorasso spumante di quel matto (ma è un amico, e lo sa che lo dico in senso assolutamente positivo) di Paolo Ghislandi, di Cascine i Carpini: Chiaror sul Masso. In realtà, lo confesso, è per questa strana e curiosa bollicina che ho deciso di partecipare alla serata sovversiva...
Poi una scoperta davvero straordinaria. Si chiama ''La moglie ubriaca'', ed è un chiaretto doc dell'azienda La Basia. Che, tra l'altro, produce anche un Gropello veramente molto varietale.
Ultimo ma non ultimo, Singia, Igt Benaco Bresciano da uve Rebo, vino da pergola, assolutamente da assaggiare con pane e salame.
A questo punto non resta che trovare un produttore di salame sovversivo e organizzare un'altro raduno...
Ulteriori note degustative e cattiverie da vecchia zitella sul mio blog: Pane al Pane.
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