Il 30 settembre nella sede dell’Ambasciata del Brasile, a palazzo Pamphili, in occasione dell’evento: “dal chicco verde alla tazzina, viaggio culturale e sensoriale alla scoperta del caffè”, in collaborazione con il Comitato Italiano del Caffè, sono stati presentati i dati della ricerca condotta da AstraRicerca riguardante “Gli Italiani e il caffè”.
La Sala Palestrina è stata il luogo di eccezione dove gli ospiti sono stati accolti per una colazione di benvenuto, con l’opportunità conoscere, imparare e degustare il caffè perfetto, grazie alla maestria di Gianni Cocco, il pluripremiato Coffee Trainer.
Numerosi i partecipanti all’evento, da personaggi del mondo politico sia italiano che brasiliano, a quello imprenditoriale, alla stampa. L’ambasciatore del Brasile in Italia, Renato Mosca, in qualità di padrone di casa, ha aperto la manifestazione con un discorso di benvenuto, parlando del caffè brasiliano come legame che avvicina il nostro Paese al Brasile, essendo quest’ultimo il maggior produttore mondiale e il principale fornitore del mercato italiano.
I risultati dell’indagine sono stati esposti da Cosimo Finzi, Direttore di AstraRicerca, dai quali sono emersi degli aspetti estremamente interessanti: gli Italiani amano moltissimo il caffè, ma il 97%, non conosce la filiera produttiva.
-Il 64% degli Italiani crede che il caffè si coltivi in Italia;
-Il 40,5% sa che i chicchi, prima della tostatura, siano verdi o gialli;
-la varietà più conosciuta è l’Arabica ed è nota al 90,4% degli intervistati, mentre la Robusta è conosciuta solo dal 57%. Le altre varietà di caffè sono per lo più sconosciute a molti;
– sui fattori di qualità c’è maggiore conoscenza, ad esempio bel l’88,7% riconosce l’importanza della tostatura sul sapore e sull’aroma del caffè, probabilmente perché le torrefazioni italiane sono l’eccellenza nel mondo;
– il 73% delle donne consuma quotidianamente il caffè, superando di poco il consumo maschile (69% uomini). I maggiori consumatori di caffè hanno un’età ricompresa tra i 35 ai 65 anni di età;
– per quanto riguarda le modalità di consumo, le cialde e le capsule restano le più diffuse (59,5%), confermando la scelta come stile di vita moderno e dinamico. La cara “Moka” mantiene la sua percentuale del 55,2% come preferita degli Italiani, seguita dalla macchina espresso automatica (34,4%).
Dall’analisi emerge inoltre, che il caffè resta il simbolo del Made in Italy.
L’espresso rappresenta l’eccellenza italiana. Non solo una bevanda corroborante e sensoriale, ma sociale. Prendere un caffè diventa un’occasione di incontro, un modo per socializzare, o fare una pausa.
Giuseppe Lavazza, Presidente del Comitato Italiano del Caffè, conferma che il caffè italiano è un’icona internazionale, grazie alla valorizzazione e alla capacità di selezionale la materia prima.
Il Presidente del Consiglio degli Esportatori di Caffè del Brasile (Cecafè), Marcio Candido, parlando della caffeicoltura brasiliana, ne evidenzia gli aspetti di successo in termini di sostenibilità, qualità e diversità, confermando il Brasile come maggiore produttore ed esportatore di caffè nel mondo.
Mario Piccialuti, Direttore Generale di Unione Italiana Food, in occasione della “Giornata Internazionale del Caffè” svoltasi il 1. ottobre, celebra tutti gli attori della straordinaria filiera del caffè, sottolineando l’arte dei Torrefattori Italiani, ai quali vanno i riconoscimenti e gli apprezzamenti da parte tutto il mondo.
l legame storico tra l’Italia e il Brasile è stato l’argomento trattato dal Segretario per il Commercio e le Relazioni Internazionali del Ministro dell’Agricoltura e Zootecnia del Brasile, Luis Rua.
Conclude la mattinata, il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, confermando la passione e l’amore legate alla produzione del l caffè, dicendo che il Made in Italy non è un’indicazione geografica, non è il luogo dove si fanno le cose, ma come vengono realizzate, ossia con il cuore. “Il rito quotidiano del caffè è diventato un simbolo internazionale che ci unisce ai brasiliani, i quali definiscono il caffè come un “Abbraccio Liquido”.
Per citare il grande Eduardo, appassionato, consumatore ed intenditore di caffè, tanto da farlo vivere come personaggio in tante sue opere, il caffè è la bevanda che accompagna i momenti conviviali, di solitudine, di riflessioni, capace di stimolare i nostri sensi, dall’udito con il piacevole fragore, alla vista, all’olfatto e al gusto, legando ricordi ed emozioni unici.
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