Quando ho risposto all`annuncio per una degustazione di colombe della Pasticceria Fagotti l’ho fatto con le intenzioni di mera fruitrice golosa.
Vado, assaggio, faccio qualche foto e casomai le posto sui miei canali social.
Io sapevo già che le colombe Fagotti fossero molto buone, non e un caso se frequento questa pasticceria in zona Prima Porta da 5 anni e mi faccio pure 15 minuti di viaggio in auto per raggiungerla.
Ma vedere la passione e l’amore negli occhi del giovane Daniele Fagotti mentre ci raccontava delle sue colombe, assaporare gli accostamenti fatti con dei vini o bollicine ad hoc, mi ha spinto a parlarvi di questo posto bello, che è lontano dai soliti canali conosciuti a quelli del mio giro.
Intanto iniziamo parlando della zona.

Prima Porta non è centrale, è periferia, qui ci vieni per un motivo, non ci passi a caso. E Rodolfo Fagotti, per 40 anni pasticcere di Mondi (Ponte Milvio, conoscete? Penso proprio di sì…) ha scelto, 7 anni fa, di mollare il lavoro e aprirsi una pasticceria tutta sua, nel suo quartiere. Cosi ha iniziato quest`avventura mettendo nei suoi prodotti tutta l’esperienza e la qualità che sono le sue armi vincenti e di insegnare il mestiere anche a Daniele, suo figlio, che con lui si occupa della produzione dei prodotti dolciari.

Io e mio fratello abbiamo iniziato a frequentare questo locale dopo la morte di papà, era il nostro luogo di riposo e dolcezza della domenica mattina, dopo aver passato 6 giorni in mezzo a dolore, scartoffie, problemi e tristi impegni.
Loro non l’hanno mai saputo, che arrivavamo mesti, venivamo accolti da occhi sorridenti (era ancora il tempo delle mascherine), ordinavamo la colazione, ci sedevamo e mangiavamo e piano piano il sorriso tornava, deliziati dai lieviti della mattina, innamorati del profumo del buono.
Questa cosa è andata avanti per mesi e mesi. Ora che le nostre vite sono cambiate ci capita comunque di tornarci, ritroviamo i sorrisi, abbiamo da molto tempo scoperto i volti di quegli occhi accoglienti, ritroviamo il gusto del buono e la mente si rilassa. Oggi, come ieri.
Fagotti e un posto bello, che non posso dimenticare.

Quando però ho partecipato a questa piccola degustazione ho potuto anche conoscere il dietro le quinte, scoprire come vengono realizzate le loro colombe, che occorrono ben tre giorni di lavoro per arrivare al prodotto finale, realizzato con un lievito madre ventennale e con ingredienti di alta qualità.
La degustazione e iniziata dalla colomba classica, con dentro arance candite dalla stessa pasticceria e una glassa di zucchero e mandorle. Delicatissima, incredibilmente profumata e morbida. L’abbinamento è stato con un Moscato d’Asti DOCG, miele che scorre veloce al palato.


La seconda, ammetto, è la mia preferita, una chicca di questa Pasticceria, la colomba con albicocche semicandite.
Non saprei descriverla, dovreste proprio venire qui ad assaggiarla. Tra l’altro vorrei dire che sono riusciti a rendermi l’esperienza dell’assaggio ancor più entusiasmante in quanto l’hanno abbinata a Expression Mirabelle, un Demi-Sec Metodo Classico, Bio (Domaine Claude Vosgien), un vino francese dai colori dell’oro rosa, prodotto con prugne Mirabelle che credo di aver amato immediatamente in quanto al sapore mi ricorda un Lambic.

 

 

 

 

 

 

 

In ultimo la colomba dai sapori più forti e decisi, la colomba ai tre cioccolati: una gassa di cioccolato al latte sormontata da palline croccanti al cioccolato bianco, latte e fondenti che nascondono una colomba classica con dentro cioccolato al latte e fondente. Questa, abbinata a un Franciacorta brut che andava a ristabilire un equilibrio e ne mitigava la dolcezza al palato.

Non penso ci sia altro da aggiungere, come vedete, qui da Fagotti, ce n’è per ogni gusto e ce n’è per far bella figura con i vostri amici e ospiti nelle festività pasquali. Le colombe sono disponibili in due formati un chilo (30 euro) e mezzo chilo (16 euro) cosa aspettate?

PASTICCERIA FAGOTTI

IndirizzoVia della Giustiniana, 81 – 00188 Roma 

Telefono: 06 6940 5515

 

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Vicedirettore di questa rivista nonché blogger, giornalista, laureata in comunicazione, parlo di food ma non solo; recensisco locali ed eventi, racconto di persone e situazioni su siti e riviste. Qui su Cavolo Verde – sperando di non essere presa troppo sul serio – chiacchiero, polemizzo, ironizzo, punzecchio e faccio anche la morale.
In sintesi? Scrivo – seriamente – e mi piace. Tanto.