Nel cuore dell’agroalimentare italiano, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si distingue per l’eccellenza del suo prodotto DOP e un impegno concreto verso la sostenibilità. Con il suo Modello di Eccellenza e Sostenibilità, il Consorzio ha intrapreso un percorso che unisce tradizione, innovazione e attenzione al futuro, valorizzando il territorio e rispondendo alle sfide ambientali e sociali.

Impatti Ambientali e Economia Circolare: Una Strategia per la Sostenibilità

Il Consorzio si impegna nella tutela delle risorse naturali – suolo, acqua e aria – essenziali per la qualità del Prosciutto di San Daniele e per il benessere delle comunità locali. Tra le azioni principali:

  • Smaltimento delle acque reflue: Nel 2023, sono stati trattati 411.050 m³ di acqua, di cui 286.901 m³ gestiti e scaricati in modo sostenibile.
  • Gestione dei rifiuti salini: Il Consorzio recupera sale solido e salamoia derivati dalla lavorazione, trasformandoli in prodotti come antighiaccio stradale o conservanti per l’industria conciaria. Un nuovo impianto, operativo dal 2025, ottimizzerà ulteriormente questi processi, riducendo le emissioni di CO2 del 90%.
  • Energia ed emissioni: Con l’Analisi del Ciclo di Vita (LCA), avviata nel 2024, il Consorzio valuta l’impatto ambientale della filiera, adottando misure per un uso efficiente dell’energia.

Biodiversità: La Difesa del Microclima e del Fiume Tagliamento

Il microclima unico di San Daniele del Friuli, fondamentale per la stagionatura del prosciutto, è strettamente legato al fiume Tagliamento. Il Consorzio tutela questo ecosistema, opponendosi a progetti che ne comprometterebbero l’integrità, e promuove la biodiversità attraverso iniziative di sensibilizzazione e collaborazione con enti locali.

Nutrizione, Sicurezza e Benessere Animale: Un Approccio Globale

Il Consorzio garantisce un prodotto sano e naturale, riducendo il contenuto di sale del prosciutto del 30% negli ultimi dieci anni senza comprometterne il gusto. Si impegna inoltre in:

  • Formazione: Nel 2023, sono state formate 387 persone tra consorziati e professionisti, oltre a 4.000 consumatori.
  • Ricerca scientifica: Collaborazioni con enti e istituzioni per promuovere stili di vita sani.
  • Benessere animale: Il Consorzio guida gli allevatori verso standard elevati, partecipando allo sviluppo del sistema SQNBA, che migliora le condizioni di allevamento e riduce l’uso di antimicrobici.

Tracciabilità: Innovazione e Trasparenza

Il sistema di tracciabilità digitale del Consorzio garantisce al consumatore l’autenticità del prodotto DOP. Dal 2019, ogni vaschetta di prosciutto preaffettato è dotata di un QR code univoco che permette di conoscere l’intero processo produttivo. Nel 2023, sono stati scansionati una media di 750 codici al mese, con un crescente interesse anche all’estero.

Valore Concreto: Un Percorso di Sostenibilità

Il terzo Report di Sostenibilità del Consorzio evidenzia risultati tangibili: dall’ottimizzazione energetica al recupero degli scarti salini, fino alla diffusione della cultura della sostenibilità. Durante l’evento “Valore Concreto” a Roma, esperti e istituzioni hanno sottolineato l’importanza di coniugare qualità, tradizione e rispetto per l’ambiente, ponendo il Prosciutto di San Daniele come modello per il futuro.

Insomma, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele è la dimostrazione concreta che tradizione ed eccellenza possono evolversi in armonia con la sostenibilità. Grazie a un impegno continuo e a un forte legame con il territorio, non solo preserva la qualità del suo celebre prodotto DOP, ma costruisce un futuro responsabile. Un modello che guarda avanti, coniugando il rispetto per l’ambiente, la cura delle persone e l’amore per la tradizione, senza mai dimenticare il valore della comunità e delle radici.

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Nata tra le Alpi Bavaresi, figlia di una genovese e di un piemontese, cresciuta all’ombra della lanterna, romana d’adozione da circa trent’anni, ha vissuto a Parigi e Ginevra ed è sposata con un pugliese doc. Grazie a questo suo background multiculturale che l’ha sempre messa a contatto con tradizioni culinarie differenti, o forse più probabilmente per una sua naturale predisposizione alla buona tavola, è da sempre una grande appassionata di cucina e di cibo in tutte le sue declinazioni. A tredici anni viene folgorata dal film “Sabrina” dove la splendida Audrey Hepburn, dopo aver frequentato una prestigiosa scuola di cucina a Parigi, torna in America e riesce a sposare l’uomo dei suoi sogni, per di più miliardario. Da qui la sua scelta di frequentare l’Istituto Tecnico Alberghiero Marco Polo di Genova dove coltiverà sempre più l’amore per l’arte culinaria e imparerà a sedurre gli uomini anche a tavola, ma non riuscirà mai a sposare un miliardario!!! Dopo la maturità prosegue i suoi studi nell’ambito della comunicazione, occupandosi in seguito di organizzazione di eventi culturali nel mondo teatrale prima e in quello enogastronomico poi. Oggi giornalista e foodwriter, appassionata di gatti e ancora follemente innamorata del cibo, collabora con alcune testate giornalistiche enogastronomiche e non solo