Chi è stato in Grecia non può non aver assaggiato almeno una volta la Feta, il formaggio greco per antonomasia. Nelle taverne e nei ristoranti viene proposta in mille ricette, sia al naturale che cotta o insieme ad altri ingredienti per la realizzazione di gustosissimi piatti.
Ma dove nasce esattamente la Feta? La Feta nasce a Cefalonia, nella meravigliosa isola ionica dal mare turchese.
Sembra proprio che il formaggio greco più famoso al mondo abbia avuto i suoi natali su quest’isola e che la sua storia sia legata a povertà ed immigrazione da parte dei pastori cefalleni.
Le pecore e le capre da sempre sono state i maggiori allevamenti presenti a Cefalonia, il loro latte veniva lavorato per essere poi trasformato in formaggio Feta sin dai tempi di Omero.
Verso la fine degli anni ’30 Cefalonia ha visto andar via la maggior parte della sua popolazione, in conseguenza ad una crisi economica. Con essa moltissimi allevatori furono costretti ad abbandonare l’isola e a trasferirsi sul continente greco, portandosi la tradizione della lavorazione del latte di capra e di pecora. La regione dell’Epiro, in particolar modo la città di Ioannina (Giannina) a Sud, fu la destinazione finale per i pastori e allevatori di Cefalonia per poter fondare una nuova vita. Ed è così che, oggi, Ioannina viene definita la Patria della Feta.
L’ironia della sorte, vuole che attualmente il formaggio Feta prodotto nell’isola di Cefalonia non possa chiamarsi tale, ma che tale diritto spetti soltanto alla città di Ioannina , dove attualmente viene prodotto a livello industriale, in quanto paese che ne ha favorito lo sviluppo.
Ma cerchiamo di capire come viene prodotta e lavorata la Feta:
Essa è realizzata dalla coagulazione del latte di pecora per il 70% e per il 30% da latte di capra. La lavorazione prevede due fasi. La prima è quella in cui la cagliata viene posta in stampi rettangolari per la fase di spurgo ( il nome feta significa Fetta). Nella seconda fase le forme rettangolari di formaggio vengono salate in superficie e sistemate in recipienti di legno, bagnate con una salamoia, che altro non è che una miscela di acqua e sale che ha il compito di preservare il formaggio dallo sviluppo di microrganismi e muffe. Le fasi successive sono quelle della maturazione, la prima dura 15 giorni e la seconda 30 giorni.
La Feta è un formaggio friabile, di colore bianco altamente digeribile e molto meno allergenico rispetto ad altri formaggi fatti con latte vaccino. Ricco di calcio, particolarmente adatto nelle diete che ne prevedono un apporto maggiore.
Indicato per la cure delle anemie in quanto possiede vitamina B12 e piccole quantità di ferro.
Ma non bisogna esagerare con il consumo, non dimentichiamo che è un formaggio ricco di sodio, pertanto per chi ha problemi di ipertensione se ne consiglia un uso moderato, evitando di salare gli altri ingredienti che compongono il pasto.
La Feta è un formaggio versatile. Nella cucina greca è sempre la protagonista di piatti come la Greek salad, le polpette di zucchine, la Riganada (pane bruschettato con pomodori, origano e feta), la Saganaki (feta cotta al forno con origano), con le melanzane e i peperoni ripieni, oppure “nature” con dell’ottimo olio extra vergine, origano, accompagnata da una calda e fragante Pita. Io la uso per la realizzazione di un primo piatto estivo semplice e veloce , ma gustosissimo:
Fusilli con Feta, pomodorini, olive kalamata e origano
Preparare in un piatto da portata i pomodorini datterini tagliati a pezzetti, olive kalamata denocciolate, olio extra vergine, origano e la feta sbriciolata. Unire la pasta al condimento, amalgamare ben bene e servire. Abbinato ad un bel calice di vino bianco greco è la fine del mondo!
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