Archivio Storico 2011-2017

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Fs17 – Un incrocio di olio d’oliva

01 Agosto 2013
Azienda Agricola La Meridiana– Puegnago del Garda
Da tempo mi era stata consigliata la visita ad un’azienda agricola di Puegnago del Garda, a Brescia.

Il lago di Garda, il più grande lago italiano, lo adoro per le sue viste, per il suo clima, e per la sua ridente vegetazione. Appena posso scappo lì, e in men che non si dica il paesaggio cambia. Una terra di lunga tradizione per la produzione di vino e di olio, prodotti che, come mia consuetudine, amo conoscere direttamente nelle realtà produttive.Così è stato anche per l’azienda agricola La Meridiana. Una piccola realtà familiare di otto ettari coltivati a vite ed ulivo nella parte alta della Valtènesi.

Al mio arrivo sono stata accolta dai gentili produttori della famiglia Leali che, da generazioni, portano avanti la tradizione nella produzione di olio e di vino.

Nel cortile adiacente all’ingresso mi hanno molto colpito le originali creazioni fatte con semplici sassi predisposti in passato per usi particolari legati all’agricoltura, e che loro stessi si dilettano a realizzare.Questa mio apprezzamento è dovuto ad una passione che ho per tutto ciò che è sasso e pietra, e che mi riporta ad un territorio.

Ho notato inoltre con piacere la volontà di non dimenticare la vita contadina dei tempi passati, ammirando l’esposizione di molte vecchie attrezzature recuperate ed esposte in bella vista nei locali adibiti all’accoglienza dei visitatori.

Dopo avermi guidato nella visita all’azienda, in sala degustazione oltre all’assaggio dei vini Doc da loro prodotti tra cui il Marzemino Maicone, il Classico Chiaretto, il Groppello e lo Chardonnay, siamo passati alla degustazione dei loro olii d’oliva: il monocultivar Casaliva, il loro blend, e il clone Fs17.

Fs17, quasi una formula chimica, o meglio, un incrocio d’olio d’oliva. La lettera - F - sta a indicare il Prof. Fontanazza, ricercatore del CNR di Perugia che l’ha ideato, mentre s17 è il numero della serra relativa all’incrocio della varietà chiamata Frantoio. Mi è stato spiegato che con questo incrocio si è ottenuto un ulivo con un’altezza più consona alla raccolta.

Un olio d’oliva che ho apprezzato per la sua freschezza, e che sta dando loro molte soddisfazioni tra cui la menzione nella guida Slow Food 2012 degli oli lombardi.
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