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Conversazione semiseria con una “spacciatrice”

21 Gennaio 2013
Pasta Madre, Pimpia e altre diavolerie
A Pistoia la Pimpia oramai la conoscono in tanti. C'è chi ne sente parlare e chi ha avuto modo (come la sotttoscritta) di poterla testare ed assaggiare a casa di una “spacciatrice” registrata!
Non fate strani pensieri, tranquilli! Facciamo due chiacchiere con una spacciatrice pistoiese di lievito madre, Lucia.

Come vi siete incontrate tu e la Pimpia? È stato amore a prima vista o qualcuno ci ha messo lo zampino per farvi innamorare?

Allora la Pimpia è un "figlia naturale", nel senso che è un lievito nato e cresciuto nella mia credenza. Non ci ha presentate nessuno, ma l'idea di avere un lievito madre casalingo è venuta dopo aver frequentato un corso di panificazione con Pina Fioretto. È stato un "parto" piuttosto difficile, costellato di numerosi tentativi andati a vuoto, ma la soddisfazione di avere un lievito "casalingo" è stata grande.

Cosa ti appassiona del suo essere spacciatrice?

Il bello dell'essere spacciatrice sta senz'altro nel sapere che il proprio lievito madre andrà a colonizzare e rendere felici molte altre persone e che piano, piano diventerà una specie di "nipote" del proprio lievito madre, con le caratteristiche dell'ambiente della famiglia che lo ospita, ma conservando il "marchio" di origine. Questo permette anche di stabilire nuove amicizie e conoscenze, fondate sulla comune passione per le cose genuine e più in generale per le cose che crescono con amore.

Cosa dicono gli amici e la famiglia di questa tua “discesa” nella comunità degli spacciatori?

In famiglia, dopo il primo momento di panico all'idea di diversi occupare oltre del gatto, del cane, di quattro bengalini, anche di qualche milione di lieviti, si sono abituati a vedermi trafficare con farina ed acqua. Dopo qualche tempo sono stati apprezzati anche gli innegabili vantaggi di avere pane, focaccia e pizza buoni e genuini home made e la Pimpia è diventata a tutti gli effetti un membro della famiglia, residente in frigo.
Ormai è diventata una consuetudine che gli amici, fermandomi per strada, mi chiedano come sta la Pimpia, alla cui risposta normalmente segue un auto invito per una pizza in compagnia. Forse il lato sociale è quello più prezioso di questa esperienza e il lievito madre, con i suoi prodotti gustosi, è diventato una sorta di focolare domestico allargato, attorno al quale riunire famiglia ed amici.

Già in mente cosa sperimentare nel 2013 con la sua Pimpia?

Credo che il primo esperimento del 2013 sarà un lievitato dolce al cioccolato. Fino ad ora infatti mi sono concentrata sulle preparazioni salate, ma credo che la Pimpia abbia un buon talento anche per le preparazioni dolci... Vedremo!

Cari lettori se vi siete incuriusiti e vorreste anche voi imbarcarvi nella grande avventura della lievitazione naturale, magari cominciando a cercare il vostro spacciatore più vicino, date uno sguardo al blog della comunità Pasta Madre (http://pastamadre.blogspot.it/) e magari, come è capitato alla sottoscritta, scoprirete che la vicina di pianerottolo, custodisce un tesoro che non aspetta altro che essere condiviso intorno ad una tavola in allegria!
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