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Pesche e Albicocche, sorelle nel segno del sole

29 Giugno 2015

I frutti estivi del benessere

Chi dice pesca o albicocca dice estate, in quanto sono i frutti che in genere compaiono sulle nostre tavole solo quando ormai la temperatura è elevata.

Difficili da coltivare in vaso, a frutteto danno risultati spettacolari, sia per il suggestivo spettacolo degli alberi fioriti sia per l’abbondanza della fruttificazione.

Simili tra loro come sapore e consistenza, hanno frutti a polpa compatta, e sono vere e proprie alleate nella dieta grazie al fatto che danno un buon senso di sazietà anche in piccole quantità, pur essendo assolutamente ipocaloriche e molto digeribili.

Utilizzate spesso per marmellate e tè aromatizzati, hanno la caratteristica di aver bisogno di poco zucchero rispetto agli altri frutti per farne delle conserve, in quanto la loro buccia è tra le più ricche di pectina, e sono tra i frutti più zuccherini.

Come tutti i frutti e ortaggi a polpa gialla, sono ricche in vitamina A e carotenoidi, e sono complici ideali dei patiti dell’abbronzatura. Sono tra i frutti più ricchi di antiossidanti, preziosi per contrastare l’invecchiamento della pelle (non è un caso che si dica “pelle di pesca”) e contengono anche una discreta quantità di ferro.

Una curiosità sulle albicocche. Se fresche hanno proprietà astringenti, mentre se essiccate hanno poteri lassativi.

Inoltre, sia l’albicocca che la pesca presentano al loro interno, nel nocciolo, una ben nota mandorlina dal sapore amarognolo. Non andrebbe assolutamente consumata, ma in passato veniva utilizzata dagli antichi per l’immunizzazione da veleno. Contiene infatti, in quantità minime, l’acido cianidrico, meglio conosciuto come il letale cianuro.

 

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