Archivio Storico 2011-2017

x5

Bardana, la brutta che fa bene

16 Giugno 2015

Un bel medicamento direttamente nel piatto

Se andate in giro per campi vi sarà di sicuro capitato di tornare coi vestiti pieni di lappole fastidiose: è il ricordo che la bardana vi ha lasciato di sè.

La bardana, detta anche lappola, lappa, erba tigna, ha grandi foglie ovali e fiori di un vivace colore rosso porpora. I frutti sono muniti di piccoli uncini con i quali si aggrappano. Cresce abbondante in tutta Italia in terreni aridi e incolti.

Il nome deriva dal greco arktos, che significa orso.

Secondo alcuni deriva dalla ruvidità delle foglie, secondo altri invece i grossi abitanti delle foreste la usano come antibiotico in caso di malattie e ferite e per eliminare i parassiti intestinali.

Per molto tempo fu usata contro la sifilide e pare che anche Enrico III di Francia sia guarito dalla terribile infezione proprio grazie alla bardana. 

Eccovi la mia ricettina

Bocconcini alla bardana

Ingredienti: 800 g di bardana, 100 g di ricotta, 100 g di parmigiano reggiano, 100 g di formaggio morbido tipo crescenza, 150 g di pangrattato, 100 g di formaggio grattugiato, 4 uova, 4 cucchiai di farina, 150 g di burro, sale.

Preparazione: Lessate la bardana, spremetela bene, tritatela e passatela in un tegame con un pezzetto di burro. Aggiungete un pizzico di sale, i tre formaggi, il pangrattato e le uova. Amalgamate il tutto, e con l'impasto formate delle pagnottine lunghe 3-4 centimetri, infarinatele, lessatele in abbondante acqua bollente salata, e scolatele. Servitele ricoperte di burro fuso e formaggio grattugiato.

 

per la foto si ringrazia http://www.agraria.org/coltivazioniforestali/erbe/erbemedicinali05.htm

 

primi sui motori con e-max.it
primi sui motori con e-max.it