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La borragine, un'erbaccia tutta da gustare

10 Aprile 2015

È buona, rimineralizza e fa bene

La borragine, come molte altre erbe spontanee, si presenta come un erbaccia.

Cresce a cespi fitti, di solito sul greto dei torrenti o ai bordi dei prati incolti, arriva al metro abbondante di altezza e ha foglie e stelo pelosi, color verde marcio.

Il suo segno distintivo, e anche il suo unico dettaglio gradevole, sono i fiori blu intenso a forma di stella, unici in tutte le erbe spontanee e quindi inconfondibili.

Eppure, questa piantina strana e per alcuni un po’ bruttina è una vera e propria alleata della dieta.

Le sue foglie, lavate con cura per eliminare la peluria, una volta affettate possono essere usate a crudo per le insalate, oppure bollite per la preparazione di minestroni. 

Sono anche utilizzate per ripieni vegetariani nella pasta (famosi i ravioli di borragine in Liguria).

In qualsiasi modo venga preparata, la borragine è una miniera di sostanze utili, infatti è ricca di sali minerali, di potassio e soprattutto di calcio, al punto che il suo consumo regolare, integrato con il latte, può evitare di assumere questa preziosa sostanza dai formaggi, spesso decisamente calorici.

Un regolare apporto di calcio, nelle diete ipocaloriche, è essenziale per evitare la fragilità delle ossa.

 

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