Archivio Storico 2011-2017

x5

Pizza Mastunicola

02 Giugno 2014

Lo strutto nella pizza non è più un'eresia

La pizza tanto amata e tanto raccontata, rappresenta un'eccellenza del made in Italy ed in particolare del made in Napoli.

Infatti, delle sue origini si è detto tanto e non tutti gli studiosi concordano sul fatto che sia nata a Napoli, in quanto se ne trova traccia persino nella mitologia.

Un fatto certo e documentato è che la pizza ha trovato la sua collocazione perfetta a Napoli nel 1600 dove l'estro partenopeo ha creato quella meravigliosa delizia che oggi conosciamo.

Bisogna però ricordare che prima di tale data la pizza era già conosciuta a Napoli ma senza il pomodoro, che è arrivato in Italia solo nel 1560.

Ebbene prima della Margherita, la pizza più famosa era la pizza "Mastunicola", nome derivato da una corruzione dialettale del basilico che in napoletano si chiama "vasinicola".

Questa pizza era farcita solo con strutto e basilico e, per chi lo aveva a disposizione, del formaggio.

Lo strutto per la sua capacità di fornire energia rappresentava il sostentamento necessario per gli uomini dediti al lavoro.

Con il passar del tempo e la demonizzazione dello strutto, questa pietanza è andata in disuso, fino a quando Franco Pepe prima e Gennaro Battiloro poi, delegati dell'Associazione Verace Pizza Napoletana, hanno tirato fuori la ricetta originale e l'hanno reintrodotta nella nomenclatura delle pizze.

Infatti è stata presentata ad Identità Golose del 2012 dove ha riscontrato un grande successo.

 

Per realizzarla in casa occorrono:

 

500 gr di farina 00,

3 gr di lievito,

sale,

350 ml circa di acqua (l'acqua è indicativa perchè varia secondo il tipo di farina e l'umidità dell'ambiente in cui si lavora).

 

PER LA FARCITURA:

Qualche ciuffetto di strutto,

tanto basilico,

parmigiano e pepe secondo i gusti.

 

Fare la classica fontana con la farina, mettere al centro il lievito, un pizzico di sale e l'acqua un po' per volta intanto che si lavora, bisogna ottenere un impasto molto morbido ma non appiccicoso.

Dividerlo in quattro panetti di uguale peso e lasciarli lievitare almeno due ore.

Per la cottura io ho sperimentato la cottura in padella, lasciare riscaldare bene una padella antiaderente, stendere con le mani ogni panetto dandogli la classica forma della pizza e cuocerla nella padella pochi minuti per lato, appena fuori dalla padella mettere sulla superficie qualche fiocchetto di strutto, il basilico e il parmigiano. Servire subito.

 

primi sui motori con e-max.it

Articoli correlati (da tag)

primi sui motori con e-max.it