Archivio Storico 2011-2017

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Summa 14 a Casòn Hirschprunn

15 Aprile 2014
e l'incontro coi riesling austriaci
Ormai da alcuni anni, prima di Vinitaly, l'appuntamento piacevolmente obbligato è a Magrè (BZ), dove quest'anno si è svolta la sedicesima edizione di Summa, l’appuntamento annuale organizzato da Alois Lageder presso la sua Tenuta e dedicato ai vignaioli d’eccellenza provenienti da tutto il mondo.

Ogni anno Summa, che da anni collabora con Aiutare senza Confini - ONLUS che ha l'obiettivo di aiutare i profughi della guerra birmana – ha raccolto e interamente devoluto all’associazione oltre 37.000 Euro.
La piccola e preziosa mostra delle eccellenze si è svolta nell'affascinante Casòn Hirschprunn, il palazzo rinascimentale del XVII secolo di proprietà della famiglia Lageder, che ha visto confluire circa 2.000 visitatori tra operatori del settore e stampa, italiani e stranieri.

Quest'anno, tra i molti vini presenti, ho deciso di approfondire il riesling austriaco, che si sta imponendo come uno dei migliori, e che, purtroppo, in Italia è poco conosciuto. Dei numerosi degustati, ve ne segnalo tre che mi hanno particolarmente colpita.

Schloss Gobelsburg, Riesling Heiligenstein 2012

Prodotto in alcuni dei 40 ettari di vigneti situati nei pressi del Danubio in una posizione unica, con suoli particolari che conferiscono incredibili profumi al vino di agrumi maturi, fiori gialli appassiti, fieno sfalciato, e alla bocca una sensazione quasi gessosa, di sasso bagnato dalla pioggia che contrasta con la pienezza di un frutto dolce, quasi un limone caramellato, con sentori ammandorlati e di legno di liquirizia.
Michael ed Eva Moorsbrugger in collaborazione con Willy Bründlmayer, che hanno iniziato a seguire nel 1996 la cantina, situata tutt'ora nel Castello di Gobelsburg dell'XI secolo, hanno come ideale la semplicità e il rigore di quei monaci cistercensi di Zwettel che, nel 1171, ricevettero in concessione vigneti in Heilingenstein e Gaisberg.
L'idea di base di questi vignaioli è che occorra solo un minimo di tecnologia, se dosata bene, per fare un grande vino. Caratteristiche della loro gestione sono le grandi botti su ruote per evitare travasi che stressino il vino, che matura serenamente in barriques e botti di rovere di Manhartsberg, una regione a nord di Langenlois. Ovviamente, questo legname cede profumi molto diversi dal classico rovere di Allier, ad esempio.

Riesling Bründlmayer 2012

Weingut Willi Bründlmayer è una delle aziende austriache di maggiori dimensioni. Si trova in Langenlois, 70 km a nord-ovest di Vienna, con un totale di circa 55 ettari vitati situati all'interno di una zona protetta. I fondi sabbiosi e i depositi vulcanici dei suoli donano a questi vini una mineralità veramente straripante, che richiede un lungo affinamento per non prevalere.
Questo riesling viene prodotto a partire da vigne che sono condotte "a lyra", o più comunemente a chioma divisa, che permette una maggiore quantità di superficie fogliare esposta al sole (per saperne di più consiglio: http://www.gily.it/articoli/chiomadivisa.PDF)
La fermentazione avviene in vasche di acciaio inox a 15-20°C. Verso la fine della fermentazione il vino viene conservato insieme con le fecce fini in una botte di 2500 litri di rovere per la maturazione.
Subito colpiscono al naso note speziate e balsamiche, di erbe mediterranee, menta, timo, ginepro. Dopo qualche minuto il vino si apre ed evolve nel bicchiere, mostrando un'anima di frutta gialla, albicocca, pesca, melone.
Alla bocca mantiene quello che promette al naso, con un corpo pieno e rotondissimo, quasi masticabile, dai sentori di frutta matura, pesca, ma anche pera e frutti tropicali bilanciati dall'acidità e dalla mineralità perfettamente integrate.

Kremstal DAC Reserve Gebling 2012 Riesling

Lo chiamano il riesling in salita, perchè molte vigne sono situate in terrazze della regione del Kremstal con una pendenza fino al 45%. Niki Moser preferisce fermentazioni con lieviti autoctoni e lavorazioni che rispettino il più possibile la naturalità del vino, come da linee guida Demeter.
Il risultato è un vino molto sobrio, equilibrato, ma un filo chiuso, insomma, un signore un po' sulle sue, che non dà tanta confidenza, con note riservate di pompelmo e pesca bianca. Contrariamente agli altri riesling che ho assaggiato, è meno profumato ma più fine, soprattutto alla bocca. Dona infatti sensazioni di ardesia bagnata, note balsamiche di mentastro, melone bianco e frutta non troppo matura.
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