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Viticoltura Italiana e Spagnola

26 Settembre 2013
Analogie e differenze
Intervista a Marco Bernava, agricoltore, viticoltore e cantiniere a Tarragona, in terra Catalana – Spagna

Marco Bernava, 36 anni, nato a Milano e laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie con una tesi sperimentale in viticoltura ed enologia.
Ha deciso di svolgere la sua attività in terra catalana (Spagna), dove lavora nei vigneti e nella cantina di sua proprietà, guidato dalla passione per il vino, insieme alla sua compagna Ruth (la vera catalana), e il fratello Gino.

D) Italia – Spagna. Produzione e superfice vitate. Marco, chi vince?

R) Siamo cugini, ma ci stiamo sempre più distanziando. É dato oggettivo che la Spagna sia il primo Paese al mondo in quanto a superficie vitata; mentre l’Italia è il primo Paese al mondo in quanto a produzione (e qui il clima giustifica), ma negli ultimi anni il panorama del settore è cambiato moltissimo in ambo i Paesi.

D) Recupero del varietale italiano. Cosa ne pensi?

R) In Italia abbiamo fatto delle varietà autoctone la bandiera del settore, a cui sono seguite le creazioni di innumerevoli Denominazioni d’Origine (a volte senza senso... lascio andare la provocazione). Le realtà produttive medio-piccole in questo panorama hanno avuto un ruolo intenso, divenendo a volte le ambasciatrici del recupero varietale italiano. Tutto ciò ci ha fatto crescere sui mercati internazionali sia per la curiosità suscitata su una fascia di consumatori che definirei “esperti”, sia per la innegabile forza e valore del “made in Italy” del nostro settore agroalimentare.

D) Come vedi la situazione delle varietà autoctone in Spagna?

R) In Spagna le varietà autoctone si sono sacrificate per lungo tempo alle logiche cooperativiste di massimizzazione della produzione e non cura della qualità, arrivando a espiantare migliaia di ettari sostituiti da varietà il cui unico fine era produrre “bulk wines” da taglio (e chissà quante cisterne sono arrivate in Italia e imbottigliate come DOC... altra provocazione).

D) Qual è la situazione dei piccoli produttori nella realtà in cui vivi?

R) Negli ultimi anni il panorama ha lasciato spazio ad una logica che vede sempre più i piccoli produttori come gli autori del nuovo capitolo del vino spagnolo, e con fatica ma con costanza ci si sta addentrando in progetti di ridefinizione delle zone di denominazione e di potenziamento di alcune varietà (non minoritarie come da noi, ma tipiche sì) senza però ancora una strategia ben definita ovunque di “recupero varietale”. Questa è la mia visione di fare vino in un Paese dove si può azzardare, ed essere un outsider nel settore.
Un grazie a Marco Bernava, un caro amico il cui lemma è: “in vino vivendo”.

BERNAVÍ - Vigneti e cantinahttp://it.bernavi.com/
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Tarragona - Spagna
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