Quanti di noi, durante una bella serata fuori con gli amici, sono rimasti incantati dalle acrobazie free-style di un barman?

E quanti di noi sono rimasti estasiati dal sapore inebriante di un cocktail, chiedendosi magari cosa ci fosse dentro per renderlo così buono?

La parola “Cocktail” tradotta letteralmente significa “coda di gallo”, e narra la leggenda che sia stata inventata da un taverniere che, fiero delle ripetute vittorie del suo gallo da combattimento, era uso offrire ai suoi clienti una miscela fortemente alcolica che aveva battezzato con il nome della parte più vistosa del suo valoroso amico pennuto.

Quale che sia l’origine del termine, è indubbio come i cocktail siano ormai i protagonisti assoluti di serate, happy hour e buffet di ogni genere.

Ma come si prepara un buon cocktail, e come si serve?

Oggi, un piccolo libro dalla copertina color fragola ci introduce nell’affascinante mondo dei cocktail più raffinati ed esclusivi, partendo dalla descrizione degli ingredienti, dell’attrezzatura necessaria e dei bicchieri più adatti per presentare nel modo migliore questi capolavori dell’arte della “miscelazione”.

Dalle ricette più tradizionali a quelle più complesse, fino a quelle più esclusive tanto da essere battezzate con il nome del loro creatore, “Cocktail Classici ed Esotici” ci apre un mondo caleidoscopico di colori e di sapori, dove la sapiente unione di succhi, liquori e frutta non ha nulla da invidiare alle pozioni magiche di Harry Potter….

Edizioni Demetra