Archivio Storico 2011-2017

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Adua Villa, il sommelier della Prova del Cuoco

20 Novembre 2013
Presentato il suo libro a Montegrotto Terme
Posta arrivata: 45. Quarantacinque? Ma chi mi scrive? In questo periodo il mio livello di autostima è piuttosto basso. “Sarà tutta pubblicità!” penso sconsolata. Scorro veloce la lista dei messaggi; uno, in particolare m'incuriosisce: “Papageno, a Montegrotto, serata speciale con Adua Villa e Massimo Scattolin.”

Ammetto la mia ignoranza, conosco Adua Villa, sommelier della Prova del Cuoco e di Alice, ma questo Massimo Scattolin, proprio non riesco ad individuarlo. Sarà un cuoco emergente? Mah! Apro e scopro l'arcano. È una cena della Scuola Internazionale del gusto, organizzata in collaborazione con la rivista Papageno, che unisce buona cucina, musica e letteratura.

Adua Villa, infatti, presenterà il suo libro: “Una sommelier per amica” e Massimo Scattolin, non è uno chef ma un chitarrista veneto molto famoso anche all'estero. Sarà accompagnato dalla voce del soprano Stefania Bellamio. “Stefania Bellamio? Questo nome non mi è nuovo. Ma sì, abita a Montagnana, ed è la moglie di Marco, figlio della mia amica Luciana.” esclamo ad alta voce. Anche Marco è un chitarrista, ma stasera non può accompagnarla. Il perché? Ve lo dico dopo!

In cucina ci saranno “Les Jeunes Restaurateurs d'Europe della Slovenia” e i vini dei Colli Euganei accompagneranno i loro piatti. Sono convinta, andiamo. Prenoto immediatamente, per tre. Io, mio marito e Luciana. Sono sicura che saranno contenti. Lo so, a volte sono un tantino decisionista, ma insomma, pensarci troppo non serve a nulla!

Arriviamo nella bellissima sala dell'Hotel Esplanade Tergesteo, albergo a 5 stelle nel centro di Montegrotto Terme. Il tavolo degli aperitivi è invitante: panettone gastronomico, olive ascolane, fragranti crostini al mais con baccalà mantecato, formaggi sfiziosi e grandi vassoi di deliziosi pasticcini salati dai colori brillanti. Sembrano davvero mignon dolci e invece i piccoli bignè nascondono delicati patè di fegato e le sfogliatelle sono ripiene di mousse al prosciutto e crema di gorgonzola e noci. Viene servito un Serprino dei Colli Euganei Spumante Doc 2012, Az. Vigna Roda. Piacevole e fresco al punto giusto.

Il menù è molto ricco e i nomi dei piatti decisamente fantasiosi. Sono molto curiosa, chissà se manterranno le promesse!

L’antipasto, Uovo nero con prosciutto essiccato e tartufo nero veronese , è una bella sorpresa; cotto al punto giusto il tuorlo del piccolo uovo di quaglia esce liquido dalla crosta spezzata insaporendo il purè al tartufo. L’abbinamento con un Fior d’Arancio secco 2012, Tenuta Gambalonga, è insolito ma perfetto. Sono entusiasta anche per il Moscato secco Doc 2011, Ca Lustra, che accompagnerà i primi: Tortelli di rapa rossa su tubero di rozzo e cristalli di vezzena e Chicchi di riso Carnaroli mantecato alla zucca marina e guanciale croccante. Il risotto è servito in una foglia di verza essiccata che sembra sfidare le leggi di gravità. I sapori sono delicati ma distinguibili. Due piatti davvero piacevoli.
Dopo la Givrée in mela verde agli agrumi del Garda che pulisce gradevolmente la bocca, viene servita la “Regina della corte alla vallegorina in pearada accompagnata da uno sformatino di cipolle borretane e radicchio tardivo”. E chi è questa regina? La faraona, naturalmente! Disossata e farcita, sapientemente rosolata è accompagnata da un superlativo Cabernet Doc 2012. Az. Vigna Roda.

In attesa dei dessert Adua Villa presenta il suo libro. Le presentazioni dei libri che non ho ancora letto mi lasciano sempre un po' perplessa ma Adua, è simpatica; sorride agitando i lunghi capelli in quel suo modo di muovere il corpo all'indietro. Magari mi sbaglio ma, secondo me, è un segno di timidezza che in tanti anni di televisione e di contatto con il pubblico non ha ancora superato. Ed è un bene perché senti che è una persona autentica che crede in quello che dice e che fa. In un momento di pausa mi avvicino al suo tavolo. Non ci siamo mai viste, ma la sua cordialità mi mette subito a mio agio. È davvero bella; ha la pelle sottile spruzzata di lentiggini e gli occhi azzurri guardano direttamente nei miei. Ehi, Roberta, ma se hai appena detto che è timida! Beh, forse la coerenza non è il mio forte, ma confermo. Le chiedo se posso scrivere di lei per il Cavolo Verde e subito mi dà il suo biglietto da visita e chiede la mia amicizia su Facebook. Incontrarla è stata un'esperienza bellissima, spero ci sia un'altra occasione.

Intanto i musicisti si stanno preparando. Stefania ha appena avuto una bambina ma il suo fisico non è cambiato; è così elegante nel suo abito di seta blu-grigio con lo scollo all'americana che lascia scoperte le spalle ma le sfiora il viso! Le musiche di Vivaldi, Simone Mayer, Franz Shubert e Felix Mendelssohn appaiono così diverse uscendo dalle corde di una chitarra! Massimo Scattolin è molto bravo e la voce di Stefania è ancora più bella e naturale del solito. Sarà stata la maternità a renderla così dolce e intrigante? Luciana, la nonna, è come estasiata. Ho fatto proprio bene a farla uscire stasera. Brava Roberta! Scusate, ma un po' di sana autoreferenza ogni tanto ci vuole.
Avete capito adesso perché Marco non poteva esserci? È a casa a fare il papà!

Arriva il dessert ed è molto piacevole: Timballo veneziano, Pazientina dell'antica tradizione veneta e giuggiole di sbrisolona del poeta con salsa al cioccolato e zabaione. Il Fior d'Arancio passito Docg 2009 dell' Az Montegrande è strepitoso.

Corro ad acquistare il libro e me lo faccio autografare con dedica. Un abbraccio alla mia nuova amica e poi a casa di corsa. È mezzanotte e abbiamo un'ora di strada. Domani si lavora.

Sono passate due settimane, il libro l'ho letto e devo dire che questo suo modo di raccontare il vino attraverso il dialogo tra lui e lei mi ha convinta. Mettere il suo sapere a disposizione del lettore con leggerezza è il punto di forza di questa professionista dell'enologia. Ve lo consiglio.

Bella serata, ottima cucina, vini sorprendenti, musica meravigliosa e una sommelier affascinante. Ma un difetto lo vuoi trovare Roberta, hai usato tutti i superlativi a disposizione! Beh, se proprio, proprio lo volete sapere, ah, ecco, ora ricordo che mancava un po' di sale nel radicchio!


Adua Villa
Una Sommelier Per Amica
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