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I bulbi di Evelina

24 Novembre 2014

Confortatemi con le mele!

Il 25 e 26 ottobre si è svolta a Vescovana, nella splendida Villa Pisani, la seconda edizione de “I Bulbi di Evelina” , un omaggio a Evelyn van Millingen Pisani, “ La Castellana Colta”, sposa del Conte Almorò Pisani. Nel 1800 realizzò il suo Hortus Floridus, giardino meraviglioso ricco di grandi quantità di specie di bulbose: tulipani, narcisi, giacinti, crochi, iris, gigli, gladioli, tutti ordinati secondo le stagioni e la provenienza.

Sono  spesso a Villa Pisani per lavoro e per amicizia con la proprietaria, Mariella Bolognesi Scalabrin. Nei grandi saloni possono essere ospitate centinaia di persone per matrimoni, congressi, mostre e concerti. Quando, però, gli ospiti sono pochi, è nell’elegante  sala da pranzo personale che si servono cene e pranzi. In questo casi arrivo io con la mia cucina di fiori ed erbe, il pane con lievito madre e farine macinate a pietra, le verdure fresche e la pasta all’uovo fatta a mano. Nonostante la frequenza delle visite non mi abituerò mai alla bellezza di questa casa e del suo giardino straordinario.

Agli stand dei florovivaisti si alternavano esposizioni di ceramiche, tessuti preziosi, profumi, antiquariato, terrecotte, sete, oggetti in cuoio e biancheria finissima e decorazioni per la tavola . Bellissimo il tavolo  della pasticceria e la mise en place  curata da Arabesque.

Delizioso il banco de “La cucina di Annalisa” produttrice di piccole meringhe dai gusti più strani,  antipasti sfiziosi e altre leccornie. 

Interessanti le lezioni pratiche di messa a dimora dei bulbi e la loro cura nei mesi invernali e quelle per la realizzazione di decorazioni floreali e natalizie, oltre ai laboratori didattici per i bambini.

Un’atmosfera festosa e raffinata, un pomeriggio piacevolissimo.

Tra tante proposte una, in particolare, ha attratto la mia attenzione, quella dei frutti antichi. Mele e pere in via di estinzione recuperate da un florovivaista appassionato. Abituata a mele e pere enormi e tutte uguali, disposte ordinatamente negli scaffali dei supermercati e nelle frutterie più eleganti, questi piccoli frutti imperfetti mi hanno riportato alla mia infanzia, quegli anni ’50 pieni di entusiasmo dopo i primi difficili anni del dopoguerra.

Nell’orto della nonna c’era un albero di pere che mi sembrava enorme! Faceva frutti piccolissimi, i pereti, come li chiamava nonna Maria.  “Piereto, bel Piereto, butame zò on pereto!” cantilenava ogni volta che mi avvicinavo , e, come per magia, una piccola pera cadeva tra l’erba con un leggero tonfo. Io ero imbambolata, stupita da quel evento per me incomprensibile; non mi accorgevo che la nonna scuoteva appena il tronco per farla scendere. Nessun mistero, dunque, ma un semplice gioco per una bambina ingenua.

Mi piaceva sgranocchiare le mele decie mangiando anche il torsolo, l’uva bacò scurissima e croccante  e le fragoline di bosco nate spontanee all’ombra dei pioppi; che scorpacciate!

La frutta aveva un sapore intenso, completamente diverso da quella di oggi e il profumo era penetrante e persistente. Affondavo i denti nella polpa matura delle piccole pesche vellutate e il loro succo scendeva, denso, lungo il mento. Sensazioni che sono affiorate all’improvviso come se quei piccoli capolavori della natura avessero scoperchiato il vaso dei ricordi rimasto a lungo chiuso nella memoria assopita.

Sempre alla ricerca di nuove ricette mi sono imbattuta in un piccolo libro edito da Mondadori “Torte di mele, tentazioni senza tempo” che propone dolci classici e altri insoliti, delicati e golosi. Ve ne propongo uno che io ho trovato straordinario. Provatelo, ne vale la pena.

CRUMBLE AI LAMPONI

Lavorate 150  grammi di burro a temperatura ambiente con 175 grammi di farina 00 setacciata, 120 grammi di mandorle spellate e tritate grossolanamente, 170 grammi di zucchero di canna e un pizzico di sale ottenendo un composto granuloso. Lavate delicatamente 200 grammi di lamponi, sbucciate  600 grammi di mele, e unitele ai lamponi, il succo di un limone, un cucchiaio di amido di mais e 100 grammi di zucchero semolato. Trasferite la frutta in una pirofila imburrata e infarinata e coprite con le briciole preparate. Infornate a 180° gradi per 30-35 minuti. Servite freddo o tiepido.

I lamponi si possono sostituire con fragole o ciliegie snocciolate; in questo periodo vanno bene anche quelle sciroppate. 

 

 

 

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