Archivio Storico 2011-2017

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Birre sotto l'albero 2013

14 Dicembre 2013
E per quattro giorni, a Roma, Babbo Natale spillerà birre artigianali
A legger il titolo vi suona strano?
Bé, vi tranquillizzo, suona strano anche a me, ma non è un errore da titolista e nemmeno uno stralcio della mia letterina a Babbo Natale bensì il nome della settima edizione di una manifestazione che si tiene a Roma tra venerdì 13 e lunedì 16 Dicembre e vede svariati locali della capitale impegnarsi per creare un percorso degustativo per ciò che riguarda birre sia italiane che straniere.

L'evento è stato ideato nel 2007 dal pub trasteverino "Ma che siete venuti a fà" punta di diamante per gli amanti delle birre artigianali, un luogo dove provare birre alla spina sapientemente spillate e frutto della ricerca dei proprietari che, durante quelle che loro chiamano "vacanze/lavoro" girano l'Europa alla ricerca di piccole birrerie artigianali.

Da allora però “Birre sotto l'albero” è cresciuta e ha visto l'entrata in ballo anche del "Bir and Fud" che alla mescita di birre associa anche piatti ad hoc per essere gustati in coppia con la bevanza luppolata, piatti dai nomi eccentrici come "La zucca fatta" (polenta fritta con zucca in cotoletta, vellutata di zucca, cipolla croccante e pecorino romano), "Porco pistacchio" (calzone aperto con mortadella, bufala fresca, pomodori secchi, pesto di pistacchi e riduzione di balsamico) o “Il monaco ringalluzzito" (pizza con fior di latte, galletti e provolone del monaco all'uscita).

Altro partner dell'iniziativa, che si è unito negli ultimi due anni, è l'Open Baladin, uno dei locali a mio parere più suggestivi di Campo de' Fiori. L’Open ti accoglie con un'intera parete del retro bancone ricoperta di birre, illuminate ad hoc, e crea un senso di stupore misto a fascino che porta l'avventore a dire "qui ci torno". Anche all'Open Baladin è possibile bere birra e mangiare, segnalo su tutti i loro burger: 180gr di pura carne bovina presidio Slow Food avvolta in un panino made in Bonci e le loro tagliate di Scottona Shorthorn Bio.

Un personaggio, poi, rende imperdibile l’evento per gli appassionati del settore, per i due laboratori con degustazione a numero chiuso che terrà nel week end al Bir and Fud: Lorenzo Dabove in arte Kuaska che - come si legge sul suo sito - è: “il massimo esperto italiano di birra belga, noto in campo internazionale per il suo impegno nel promuovere il lambic tradizionale e la birra artigianale del nostro paese.”
Quest’anno Birre sotto l’albero approda anche in due locali fuori Roma: il Cerevisia Vetus di Ceccano (FR) e il Golden Pot di Tivoli (RM) e questa sua “espansione” è segnale dell’importanza e della notorietà che l’evento romano sta acquistando, anno dopo anno.

Da parte mia, pur gradendo la birra (e ve lo dico, quando capita, un paio di boccali li mando giù con piacere e li reggo benissimo!) non posso dire di essere una conoscitrice di birre e un’accanita degustatrice delle stesse, ma sono favorevole a tutti gli eventi che promuovano realtà interessanti, dando spazio ad aziende serie e valide che in qualche modo meritano di essere viste e i cui prodotti meritano di esser provati; ogni evento food, wine o, in questo caso, beer (se mi passate il termine) è per me ben accetto, soprattutto in questo periodo di crisi dove inventare nuovi modi di creare lavoro, reddito ma anche divertimento non è cosa da poco.
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