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Intervista a Silvia Camatta

09 Dicembre 2011
Dalla filologia germanica ai libri per l'infanzia
(Int.) Ciao Silvia, raccontaci un po' di te, della tua formazione e di come dalla germanistica sei approdata al mondo dei libri per i bambini.

(Sil. Cam.) Da dove cominciare? A scuola ho scoperto l'amore per le lingue straniere, per il tedesco in particolare, e così, dopo il liceo linguistico, mi sono iscritta alla facoltà di Lingue, all'università di Padova, dove ho seguito anche la scuola di dottorato in letteratura tedesca. Il primo anno di dottorato, mentre assistevo una lezione che proprio non riuscivo a farmi piacere, mi sono ricordata di un bando di concorso riservato alle filastrocche per bambini e ho lasciato correre l'immaginazione. E' nata così la Filastrocca della signora senza la bocca, che ha ottenuto il quarto posto nel concorso e la pubblicazione nel volume delle NinnaStrocche di EdiGiò (2007). Mi sono divertita così tanto che non ho più smesso di scrivere.
Ma forse, in realtà, tutto è cominciato molto prima. Penso alla mia maestra di scuola elementare, che mi ha sempre incoraggiata a scrivere poesie e racconti e ha saputo stuzzicare la mia fantasia. Per questo mi piace ricordare Cipì di Mario Lodi, letto in classe e riletto a casa molte altre volte, anche da adulta. E Gianni Rodari, con le sue filastrocche. Credo che molto di quanto ho letto da bambina riemerga senza che io ne sia del tutto consapevole e si manifesti nel piacere della scrittura in rima, della ricerca del ritmo. Non mi ispiro ad un autore in particolare; qualcuno mi ha detto che le mie filastrocche ricordano quelle di Toti Scialoja, ma confesso di essere andata a leggermelo solo dopo, come pure Le avventure di Cipollino di Rodari...

(Int.) Sei nota al pubblico dei piccoli lettori per un libro, pubblicato dalla casa editrice genovese Edicolors, che ha avuto un ottimo successo: 'Dall'arancia alla zucchina', dove hai collaborato con l'illustratrice Chiara D'Agostino. Il libro è associato ad un progetto molto interessante, 'Frutta nelle scuole', capitanato dal Ministero dell'Istruzione, al quale ha aderito appunto Edicolors, impegnata nel campo dell'alimentazione infantile. Si tratta di un lavoro strutturato in due parti, dove la frutta e successivamente la verdura vengono presentate ai bambini tramite una serie di indovinelli in rima baciata. Ci vuoi parlare della genesi del libro? Perché hai scelto proprio il tema della frutta e della verdura per parlare ai bambini? E per quale motivo hai deciso di farlo tramite la rima?

(Sil. Cam.) Dall'arancia alla zucchina in realtà nasce slegato dal progetto 'Frutta nelle scuole'. La filastrocca della frutta risale al 2008, un anno dopo è nata la filastrocca della verdura, mi sembrava il giusto pendant! Credo che in questo mi abbia influenzato l'esperienza vissuta in casa: si sa che i bimbi faticano a mangiare frutta e verdura, e per convincere il maggiore dei miei nipotini giocavo a manipolare il cibo con lui. Sbucciavo la mela e con le fettine costruivo disegni sul piatto, incitandolo ad indovinare cosa sarebbe uscito alla fine: una farfalla? Un'auto? Una tartaruga? In questo modo ci divertivamo moltissimo, e lui mangiava tutta la mela! Quindi l'idea di animare frutta e verdura viene da qui.
Farlo in rima mi è riuscito facile. Una volta introiettato il ritmo, non è difficile costruire ottonari, e mi piaceva l'idea di elencare alcune proprietà degli alimenti in modo giocoso. Il libro ha una forte impronta veneta: vengono citate le ciliegie di Marostica, il radicchio di Treviso, i fagioli di Lamon, ma ci sono anche le cipolle di Tropea e la pizza. Ho nominato i prodotti che conosco meglio, ma ci vorrebbe un'enciclopedia per esaltare le specialità di tutte le regioni italiane!
Solo in un secondo momento ho pensato che forse sarebbe stato possibile intrecciare il cammino del libro con quello del progetto 'Frutta nelle scuole'. E così, Dall'arancia alla zucchina è stato adottato come misura di accompagnamento nel Veneto e nel Molise, che ne hanno voluto stampare un'edizione speciale (con qualche modifica rispetto all'originale) da distribuire ai bambini delle scuole.

(Int.) Quindi con il tuo libro sei venuta in contatto con il mondo della scuola: ti è capitato di presentarlo presso istituti scolastici? Quali le reazioni dei bambini?

(Sil. Cam.) Ci sono dei progetti di collaborazione con le scuole, ma a dire il vero non sono ancora riuscita a mettere piede in un'aula. Mi piacerebbe molto, anche perché se tornassi indietro forse forse sceglierei di fare la maestra. Ci sono state presentazioni in libreria e biblioteca e alcune associazioni hanno usato il volume per il loro laboratori creativi. Spero che anche i progetti con le scuole si concretizzino presto. Per quel che ho visto, i bambini sono incuriositi dagli indovinelli. Ho sempre proposto di creare delle squadre (mamme e papà contro i bambini, o squadra della mela contro squadra della pera) per vedere chi indovinava più frutti e verdure, e mi sono divertita molto a sentire le loro risposte. Così come mi ha stupito incontrare bambini che conoscevano i cavolini di Bruxelles, non è fantastico?

(Int.) Quali sono gli autori italiani per l'infanzia che ti ispirano? E quelli stranieri?

(Sil. Cam.) Mi piacciono molto la mucca Moka di Agostino Traini, la nuvola Olga e Giulio Coniglio di Nicoletta Costa, ammiro i lavori di Lucia Salemi e le rime di Piumini (e non posso non pensare a Dall'ape alla zebra). Mi diverto a leggerle ad alta voce, avvertire anche con l'udito il piacere del gioco con la lingua. Dovendo citare un autore straniero, per un pubblico più grandicello però, adoro Roald Dahl, da Gli sporcelli al GGG, da Le streghe a La fabbrica di cioccolato.

(Int.) Hai scritto altri libri sul tema dell'alimentazione infantile? E quale sarà la tua prossima pubblicazione? In ultimo, il progetto 'Frutta nelle scuole' continuerà?

(Sil. Cam.) No, non ho scritto altri libri per bambini sull'alimentazione. La prossima uscita? Beh, sono molto affezionata ad una filastrocca sull'alfabeto, ma non ci sono progetti concreti di pubblicazione. Spero di poter dire che non ci sono ancora... È certo, invece, che il progetto 'Frutta nelle scuole' continua, anche se con modalità diverse nelle varie regioni. Mi auguro che davvero i bambini imparino a gustare più frutta e verdura!


Dall'arancia alla zucchina
Silvia Camatta, ill. di Chiara d'Agostino
2010, Edicolors, pp. 36
Euro 9,90
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