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Zuppa di sasso? Ma che zuppa è?

02 Novembre 2011
Quando il lupo insegna ai bambini
Può un buon piatto di zuppa aiutare a superare i pregiudizi e riunire anche coloro che, per antonomasia, sono del tutto avversi l'uno all'altro? Eh sì, certo che può.
Il cibo può essere un ottimo legante non solo tra coloro che si conoscono poco ma anche tra chi di solito cerca di evitarsi e di starsene ben lontano l'uno dall'altro.
La prova tangibile arriva con la lettura del libro 'Una zuppa di sasso', edito da Babalibri, nel quale l'autrice – Anais Vaugelade – racconta una singolare storia che ha per protagonista nientemeno che un 'terribile' lupo. Terribile si fa per dire: è il suo aspetto che lo fa apparire terribile ed è anche l'abitudine, oramai consolidata, che si ha di considerare il lupo sempre un personaggio cattivo e negativo nelle storie.
Il nostro lupo arriva a casa di una gallinella e... 'La mangia!', direte voi. Invece no.
Chiede di poter essere ospitato in casa perché è stanco e fa freddo. In cambio preparerà una buonissima zuppa di sasso. La gallina ci pensa a lungo, trema dalla paura ma la curiosità ha la meglio e decide di avere fiducia in lui. Ecco che i due iniziano a preparare una zuppa di sasso. Gli ingredienti? Un po' d'acqua ed un sasso... il sasso del lupo, custodito gelosamente dentro ad un sacco. Pian piano si sparge la notizia della presenza di un lupo a casa della gallina e gli altri animali che vivono in zona accorrono senza pensarci su due volte. Ognuno di loro si lascerà prendere, all'inizio, dalla paura per quella presenza sinistra ma ben presto l'atmosfera cambierà. Ognuno chiederà di poter aggiungere un ingrediente alla zuppa e alla fine si ritrovano tutti attorno ad un tavolo a chiacchierare serenamente e a trascorrere una bellissima serata in compagnia. Lupo compreso.
Al momento di andarsene, però, ecco che il lupo tira fuori un coltellaccio e... bhè, la storia ha un lieto fine e lancia anche un messaggio molto importante, del quale fare tesoro.
Spesso le apparenze fanno ergere dei muri insormontabili tra gli esseri umani e solo la fiducia nell'altro può aiutare a guardare non ciò che si vede esternamente ma ciò che, di buono, ognuno ha da offrire. E se a tutto ciò si aggiungono carote, zucchine, porri, sedani, patate e tanto altro ancora, allora il gioco è fatto: ottima zuppa, ottima serata, ottima esperienza.
E chi l'ha detto che i lupi debbono per forza essere i personaggi cattivi di ogni storia? Il loro aspetto magari è un po' tetro e un po' pauroso, la loro voce è un po' cupa e fa anche accapponare la pelle, ma il loro cuore può essere grande e il loro animo buono e generoso.
Il libro si presenta molto bene: cartonato, di gran formato – 29 x 28 – propone illustrazioni piuttosto grandi ed un testo distribuito in modo tale da essere lineare e semplice da leggere. E' una lettura che si presta ad essere proposta anche ai bambini piccoli: il lettore può sbizzarrirsi nel creare una certa suspense durante la lettura e l'attenzione degli ascoltatori sarà assicurata. Per chi, invece, avesse già imparato a leggere, sarà comunque gradevole andare alla scoperta di una così singolare avventura di un lupo che si mette a cucinare a casa della gallina.
E poi, diciamocelo, non è da tutti avere un lupo all'uscio della propria casa all'ora di cena, giusto?
Il libro costa 13.50 euro. Noi l'abbiamo trovato in biblioteca.

Una zuppa di sasso
Anais Vaugelade, trad. Anna Morpurgo
Cartonato, 32 pp
2001, Babalibri
dai tre anni
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