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L’Okonomiyaki

25 Ottobre 2012
Un cibo manga divertente
L’okonomiyaki nei manga è protagonista spesso di scene divertenti.
La sua preparazione un po’ acrobatica infatti ben si presta a gag e situazioni buffe, soprattutto quando viene rigirato sul teppan con l’aiuto delle apposite palette.
Accade frequentemente nei manga che in un momento imbarazzante il protagonista si prenda un okonomiyaki sulla testa o in piena faccia, e queste scene esilaranti servono spesso per smorzare i momenti di tensione.

Tra i manga in cui compaiono costantemente gli okonomiyaki troviamo il romantico “Love me Knight”, più noto in Italia come “Kiss me Licia”.

Marrabbio infatti, il padre di Licia, ha proprio un ristorante specializzato in questa preparazione, anche perché il manga è ambientato ad Osaka, patria della ricetta.

Okonomiyaki:

- 300 gr di farina
- 2 uova
- 400 ml d’acqua
- 250 gr di cavolo cappuccio
- 4 fettine di pancetta
- Salsa di Soia q.b.

Affettate finemente il cavolo cappuccio, quindi impastatelo assieme all’acqua e alla farina. Aggiungete le uova, la pancetta e amalgamate il tutto fino ad avere un impasto omogeneo, quindi cuocete in una padella dai bordi alti. Rigirate l’okonomiyaki fino a cuocerlo bene da entrambi i lati.
Cospargete la superficie dell’okonomiyaki con del formaggio grattugiato e un po’ di salsa di soia, quindi servite caldo.
In alternativa alla pancetta si possono usare altri ripieni, ad esempio a base di pesce, o di carne.

L’okonomiyaki è probabilmente la ricetta giapponese più facile da riprodurre in casa, perché non vi sono ingredienti troppo “etnici”, a parte la salsa di soia, ormai reperibile ovunque.
Ottimo per sfruttare eventuali avanzi, è molto difficile che venga male, soprattutto quando gli ingredienti sono pochi. Se volete provare a farlo il più simile possibile alla ricetta originale, potete usare una bistecchiera con la piastra sufficientemente larga al posto della padella.
In questo caso però cercate di fare l’impasto il più denso possibile, in modo che non coli ovunque.
Al posto delle apposite palette di metallo potete usare quelle di legno, ma la piastra potrebbe bruciarle e rovinarle. Io uso le spatole triangolari da muratore, ovviamente tenute da parte per lo scopo…

(Foto scattata presso il ristorante giapponese “Teryiaky” di Genova”)
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