Archivio Storico 2011-2017

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Bros Pie, un grande ristorante piccolo piccolo

28 Novembre 2014

Una storia da assaporare…

Loro sono Nereo, Daniele e Pietro e sono i proprietari del Bros Pie, un piccolo ristorante con quaranta coperti che ha aperto quest’autunno in Viale di Villa Pamphili a Roma, nei pressi dell’omonimo, famoso, parco cittadino, uno dei più grandi polmoni verdi della Capitale.

In cucina Daniele, che come il suo socio Pietro (direttore di sala) ha frequentato l’istituto alberghiero per poi farsi le ossa ai fornelli non solo in quel di Roma ma anche all’estero, in locali quali il Beef Bar di Montecarlo e il Babbo Restaurant di Londra.  

Ad un certo punto però son tornati in Italia, si sono riuniti e uniti a Nereo, fratello di Daniele e han deciso di aprire il Bros Pie. Io me li voglio immaginare un dopocena, in uno speakeasy del centro, seduti al tavolo con un drink davanti, il capo chino nel tentativo di leggere nel cocktail qualcosa che sia di aiuto per capire se la scelta sarà quella giusta, quasi fosse una sfera di cristallo, con musica jazz in sottofondo e poi fumo, tanto fumo intorno a loro. 

Comunque sia andata, il locale è nato, sorto dall’unione di tre menti, appassionate, risolute e determinate, che hanno unito le loro esperienze passate e le loro capacità per creare un locale che rappresenti la loro passione per la cucina e la buona tavola.

Arredato in total white, con due sale distinte, luci soffuse e atmosfera romantica il Bros Pie ti accoglie con l’aria leggera del nuovo nato, che vuol farsi conoscere, perchè ha tante carte da giocare, e non vede l’ora di metterle sul tavolo. 

A me, che ero lì con l’idea di recensirlo, come prima cosa m’è giunta sul tavolo una mini vellutata di zucca con pecorino croccante e menta, entrée in stile comfort food che mi piacerebbe fosse promossa a primo piatto e che mi ha fatto ben sperare per ciò che concerneva il resto del pasto.

Se cercate menù lunghi come papiri il Bros Pie non è il posto che fa per voi, qui la carta non offre molta scelta perché punta più che altro a variare spesso, assecondando le stagioni e i prodotti che queste mettono via via a disposizione; in questo modo il cliente potrà ogni volta godere di un’esperienza differente, legata al periodo dell’anno in cui si reca al locale e sperimentare la cucina dello chef nel suo divenire. 

Ma torniamo alla mia esperienza al Bros Pie: inizia con gli antipasti e nello specifico il salmone marinato con rocher di caprino, deliziosamente aromatizzato con scorze di arancia candita che, se mangiate assieme al salmone gli donano ulteriore dolcezza e aroma, ma che – quando vengono accostate ai rocher di caprino mi han ricordato - forse anche per il croccante dei grissini che li ricoprono, il sapore delle aranzadas sarde, che peraltro adoro. Ottimo anche il Polpo croccante con crema di fagioli di Saluggia e chips di patate, dove il fagiolo di Saluggia ben supporta il gusto intenso del polpo (ben cotto) creando un’avvolgente armonia di sapori, con il tocco croccante delle chips di patate che spezza l’armonia come fosse un’amorevole pizzicotto, riportandoti alla realtà e preparandoti al primo piatto.  

Il primo, appunto; ho scelto di assaggiare gli spaghetti con guanciale, reggiano dop e vaniglia, gli spaghetti erano del pastificio Gentile (sinonimo di pasta di Gragnano e quindi di assoluta qualità) cotti perfettamente, mentre il guanciale e il reggiano – nonostante i sapori persistenti - non coprivano la punta di vaniglia; anche a non leggere il menù ti accorgi che c’è della vaniglia, in velo di dolcezza che non si confonde con la dolcezza del grasso del guanciale, ma che si identifica bene come colpo di coda ad ogni boccone. 

Interessante anche il risotto cacio e pepe con riduzione al Porto e sedano croccante dove il classicismo del risotto (che non abbonda in pepe) è arricchito dal sapore zuccherino della riduzione di Porto e riequilibrato dal sedano che, con il suo aroma tipico e con la sua caratteristica croccantezza, spazza via la banalità creando un piatto nuovo, che ha vita propria.   

Un appunto, da pignola quale sono, lo faccio però al concetto insito nel secondo piatto, il salmone scottato con spinaci e vellutata di cavolfiore. Paradisiaca la vellutata, per i miei gusti un po’ troppo cotto il salmone per potersi definire “scottato” ma comunque di buona qualità e con un’invitante crosticina in superficie, questo piatto lo vivo e ve lo spiego come fosse una bella ragazza. La ragazza è il salmone, bello e buono di natura, sapido il giusto e consistente nelle carni (potremmo dire “con le curve al posto giusto?” Diciamolo…) Si trucca per uscire, con la vellutata di cavolfiore che ne valorizza i lineamenti (leggi: il gusto) ma poi cosa fa? Pecca di presunzione, e finisce per indossare una tuta (gli spinaci) che nulla regalano al piatto; cambia outfit ragazza, osa in sapore e sarai al top.

Per chi non amasse il pesce (fresco e proveniente da Anzio), in menù - dagli antipasti al secondo - son presenti comunque carni di tutto rispetto (si parla di scottona umbra), perché qui al Bros Pie ci tengono alla qualità, arrivando a disdegnare la grande distribuzione e a far loro stessi la spesa, direttamente presso i produttori, che conoscono e considerano “amici, compagni di avventura” (cit.). E’ così che si scopre che l’olio è quello della Sabina, il riso quello DOP di Vercelli e via discorrendo, in viaggio tra le eccellenze italiche.  

Ultimi, ma non certo ultimi per chi – come me - li ama alla follia e ne è ampiamente deliziata, i dolci, mai banali (come un tiramisù all’amaretto o l’ananas marinato alla menta con praline di nocciole e gelato al limone). Io vi consiglio il gelato alle noci con croccante di cioccolato e zenzero e spuma di cioccolato caldo, con la sua spuma ariosa, un accenno di zenzero nel croccante al cioccolato e un delizioso gelato artigianale alle noci, un dolce delicato nonostante ci sia la persistenza del cioccolato, con la sua punta di zenzero e un gelato alle noci che non è troppo violento al palato ma che comunque si fa sentire. 

In realtà tutto il menù è contraddistinto da questo, un particolare che si lascia ricordare, quella nota che distingue il piatto, che sia la vaniglia nel primo o lo zenzero nel dolce, c’è, a volte non si vede, ma comunque il palato lo percepisce e la mente non lo dimentica.

Bros Pie

Viale di Villa Pamphili, 35

Roma

Tel. 06.58.33.51.46

 

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