Archivio Storico 2011-2017

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Uova!!!!

29 Maggio 2011
Mille pazzi attrezzi per cucinarle
Chi sia nato prima fra l'uovo o la gallina rimarrà un mistero, certo è che arrivate le uova, sono nati tanti, ma tanti di quegli utensili per trattarle che, forse, non basterà un articolo per raccontarli tutti.
I mille modi per cucinare un uovo, hanno infatti dato spazio alle fantasie più perverse... Sembra quasi inutile citare il buon vecchio separatore 'banco rosso' che ci permette di dividere l'albume dal tuorlo togliendoci l'incomodo di travasare mille volte, e consentendoci la realizzazione di zabaioni o meringhe in tempi brevissimi.

L'uovo alla coque conosce un alleato straordinario: un ovetto di pirex, dove inserire l'uovo senza guscio e magari un pizzico di sale, un tocchetto di burro, da mettere a bagnomaria per sette minuti e servire direttamente a tavola. Niente più pezzettini di guscio sparsi per la tovaglia e niente più sorprese sulla consistenza del tuorlo.
I più moderni potranno optare per la versione dello stesso aggeggino, ma per microonde, in plastica di diversi colori, con un tempo di cottura più breve a seconda della potenza del forno.

Se poi si dovesse essere così noiosamente tradizionalisti ed insistere a portare un ovetto intero in tavole, instabile nel suo portauovo, ma si odiasse picchiettare con il cucchiaino per produrre un pertugio per il pezzetto di pane tostato e imburrato (magari con burro salato, very english indeed), esiste una meravigliosa 'forbiciona' che taglia la cima dell'uovo, togliendo gran parte del bianco.

Da 'alla coque' a sodo il passo è breve; è possibile usare gli utensili di cui sopra ed allungare il tempo di cottura, ma come la mettiamo se dobbiamo cuocere più di un uovo alla volta? Facile: c'è il vassoietto!!! Un contenitore in plastica adatta alle alte temperature, fornito di quattro o sei scanalature circolari nelle quali adagiare le uova, da immergere direttamente nella pentola. Se qualcuno volesse un po' divertirsi e sorprendere i commensali, potrebbe acquistare lo stampo per l'uovo quadrato. L'utilizzo è semplice semplice: basta ustionarsi le mani per pelare un uovo sodo appena uscito dall'acqua e inserirlo nello stampo sagomato, avvitare il tappo, e lasciare raffreddare per un po' di tempo... alla fine dall'aggeggio uscirà un impressionante cubo di uovo sodo; ideale per condire insalate, tartine e per infinocchiare qualche marmocchio poco incline ad assumere uova.

Per l'uovo fritto o all'occhio di bue esiste una serie di padelline appositamente studiate, antiaderenti, per singles, per famiglie numerose.... Con manico, senza manico, in acciaio inossidabile, aderentissime, ma da portare direttamente tavola per ustionare la suocera... ma la cosa in assoluto più divertente sono gli stampi a forma di cuore 'San Valentino' (vieni amore, ti faccio un bell'ovetto fritto, così ti si alza il colesterolo cattivo così schioppo prima), a fiorellino per la festa della mamma (mammina ti ho preparato la colazione così magari mi sganci un cinque euro per la ricarica del cell)... basta appoggiarli nella padella imburrata e versare le uova all'interno dello stampo, una meraviglia...

Girare la frittata è sempre stato un problema (non per certi uomini che ne hanno fatto specialità olimpica, ma stiamo parlando di altre frittate), ma naturalmente perché faticare con piatti, coperchi vari, quando in commercio si può trovare una megapalettona semicircolare che fa in modo che le nostre frittate non sembrino un trailer del film blob?

Vi lascio con un quesito: vi siete mai chiesti come mai nei tramezzini tonno e uovo del bar non trovate mai un 'culetto' di solo albume, ma tante belle fette tutte belle uguali e precise? Pensate forse che il vostro barista butti via mezzo uovo sodo solo per fare bella figura?
La soluzione la trovate in rete.... Chi indovina per primo, vince la risposta al quesito iniziale...
primi sui motori con e-max.it
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